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ROGATORIE: Scarcerato "amico” dell’avv. Moretti accusato di riciclaggio

Era finito in cella con l’accusa di aver riciclato 15 miliardi in Svizzera provento dei traffici di droga e armi gestiti dalle cosche della ‘ndrangheta operante in Lombardia. Si confermano così le preoccupazioni esternate nei giorni scorsi da Luca Marcellini (nella foto).
Il Procuratore Luca Marcellini - foto Ti Press
ROGATORIE: Scarcerato "amico” dell’avv. Moretti accusato di riciclaggio
Era finito in cella con l’accusa di aver riciclato 15 miliardi in Svizzera provento dei traffici di droga e armi gestiti dalle cosche della ‘ndrangheta operante in Lombardia. Si confermano così le preoccupazioni esternate nei giorni scorsi da Luca Marcellini (nella foto).
LUGANO – È il primo a tornare in libertà grazie alla nuova Legge italiana sulle rogatorie: Giorgio Pozzi, 51enne di Brunello (Varese) ha potuto lasciare il carcere già nei giorni scorsi dopo esserci finito a metà ottobre con...
LUGANO – È il primo a tornare in libertà grazie alla nuova Legge italiana sulle rogatorie: Giorgio Pozzi, 51enne di Brunello (Varese) ha potuto lasciare il carcere già nei giorni scorsi dopo esserci finito a metà ottobre con l’accusa di aver riciclato in Ticino una montagna e mezza di denaro sporco provento dei traffici di droga e armi gestiti dai clan della ‘ndrangheta operante in Lombardia e riconducibili al boss lecchese Franco Coco Trovato. La notizia è trapelata l’altra sera durante i lavori del Convegno milanese di “Migromega” e di “Libera” che ha visto partecipare numerosi e qualificati relatori, tra cui il Procuratore di Lugano Luca Marcellini. Proprio lui ha detto di “essere molto preoccupato per la nuova Legge sulle rogatorie italiana perché nonostante le rassicurazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, potrebbe vanificare il lavoro svolto in tanti anni”. E Marcellini nell’esprimere questo suo timore si è lasciato sfuggire anche che “proprio la scorsa settimana è stata scarcerata una persona accusata di riciclaggio” senza però aggiungere altro. Ma non ci è voluto molto per risalire al nome di Pozzi finito nei guai assieme, per le stesse accuse, all’avvocato ticinese Francesco Paolo Moretti, con studio professionale situato a Vacallo (Ticino), a due passi dal confine comasco, nella zona di Maslianico e già coinvolto nel “Ticinogate” che l’anno scorso ha travolto l’ormai ex Presidente del Tribunale di Lugano, Franco Verda per le sue “amicizie conniventi” con il presunto boss del contrabbando Gerardo Cuomo. Anzi il coinvolgimento di Moretti e di Pozzi nell’inchiesta sul riciclaggio di 15 miliardi che portò la Guardia di Finanza di Varese a far scattare le manette attorno ai polsi del 51enne di Brunello, furono proprio le indagini sullo scandalo al Palagiustizia luganese. La notizia della scarcerazione di Pozzi è stata confermata questa mattina dai suoi avvocati difensori che “ci siamo rimessi alle disposizioni dettate dalla nuova Legge sulle rogatorie e in particolare all’Articolo 3 che tanto sta facendo discutere. Per questo ci siamo rivolti alla Corte d’Appello di Milano che ha accolto la nostra istanza di scarcerazione”. L’udienza nel corso della quale gli avvocati Paolo Bossi e Marco Lacchin hanno esposto le proprie ragioni si è svolta a Milano il 5 novembre scorso. “Pozzi era stato arrestato ancora nel pieno svolgimento delle indagini preliminari su richiesta delle Autorità investigative elvetiche e anche se è stato scarcerato otto giorni fa, resta a disposizione degli inquirenti. Questo per dimostrare la sua estraneità alle accuse contestate. Potrebbe, e nessuno glielo vieta – aggiunge Paolo Bossi – di andare ai Caraibi per una vacanza senza fine”. Ma stando alle accuse Pozzi, insieme all’avvocato Francesco Paolo Moretti, avrebbe costituito un tandem di “colletti bianchi” per riciclare il denaro sporco su incarico della malavita organizzata calabrese. E ora il prossimo a sperare nella scarcerazione grazie alla nuova Legge sulle rogatorie è Francesco Prudentino ritenuto il braccio destro di Gerardo Cuomo considerato il “vicecapo” del contrabbando di sigarette.

di Bob Decker

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