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COMO: Delitto Rebai, oggi l'interrogatorio di Bruno Cavallaro

I funerali della donna, uccisa per un cellulare e 300.000 lire, si svolgeranno in Valtellina, sua terra d'origine.
COMO: Delitto Rebai, oggi l'interrogatorio di Bruno Cavallaro
I funerali della donna, uccisa per un cellulare e 300.000 lire, si svolgeranno in Valtellina, sua terra d'origine.
LURATE CACCIVIO. È in programma per la mattinata di oggi l’interrogatorio nel carcere del “Bassone” di Bruno Cavallaro, il 51enne operaio pregiudicato ritenuto colpevole di aver provocato la morte della sua convivente, Ida Rebai, massacrandol...
LURATE CACCIVIO.

È in programma per la mattinata di oggi l’interrogatorio nel carcere del “Bassone” di Bruno Cavallaro, il 51enne operaio pregiudicato ritenuto colpevole di aver provocato la morte della sua convivente, Ida Rebai, massacrandola di botte: chi ha visto il corpo parla di un corpo irriconoscibile di tanto era pieno di lividi. Al termine dell’interrogatorio il Pubblico Ministero Antonio Nalesso chiederà inevitabilmente la convalida del fermo operato dai Carabinieri con l’accusa di omicidio volontario. Cavallaro, lo ricordiamo, era uscito da pochi mesi dal carcere dopo aver scontato quasi 4 anni di detenzione per aver ridotto ad un ammasso di lividi la convivente con cui stava fino al ’96 e sul corpo della quale aveva anche spento mozziconi di sigaretta. Per quell’episodio era stato condannato a sette anni contro i nove chiesti dalla Pubblica Accusa, in quell’occasione rappresentata dal Sostituto Astori. Tornando alla vicenda di Lurate, Cavallaro già sabato mattina aveva ammesso di aver picchiato nella notte fra lunedì e martedì la vedova 61enne originaria della Valtellina, colpendola con qualche schiaffo e qualche pugno ma aveva respinto l’ipotesi che proprio quelle percosse potessero aver provocato la morte di Ida Rebai. Ma alla luce degli esiti dell’autopsia svolta sabato mattina, sembrano non esserci più dubbi, invece, sulle cause del decesso. Lo stesso esame autoptico, d’altronde, ha dimostrato che le lesioni e le ecchimosi riscontrate sul corpo della poveretta risalgono a qualche giorno prima della morte, confortando, dunque, la tesi che tutto sia da ricondurre al violento pestaggio cui la donna, residente a Rebbio di Como ma trasferitasi in via Besozzo a Lurate da qualche mese, è stata sottoposta una settimana fa. Da ricordare che sabato l’avvocato di fiducia di cavallaro, Morena Albanito, ha rinunciato al mandato e al suo posto subentra d’ufficio il collega Davide Giudici che potrebbe proporre nel corso dell’udienza preliminare di stamani la derubricazione del reato da omicidio volontario a quello meno gravi di omicidio preterintenzionale. Ovvero: Cavallaro voleva massacrare di botte la convivente ma non fino al punto da ammazzarla. Se dovesse passare questa linea difensiva per l’indagato si prospetta una condanna a dieci anni di galera (che sconterà tutti quanti, probabilmente visti i precedenti). Intanto, se non vi saranno sorprese dell’ultima ora e cerimonia bloccata poche ore prima come già accaduto per il delitto di Caslino d’Erba, i funerali di Ida Rebai si svolgeranno domani nella parrocchiale di Buglio al Monte (Sondrio) paese della Valtellina dove era originaria. In Valtellina vivono ancora quasi tutti i parenti tranne alcuni che si sono trasferiti in Ticino. Sabato i fratelli Miro e Cleto, insieme a Fausto e alla sorella Silvana che vive in Ticino, ieri si sono ritrovati a Como, nella camera mortuaria del Sant’Anna, dove è stata ricomposta la salma della povera donna che solo due anni fa aveva perso il figlio down (Ivan di 31 anni). Un lutto tremendo, il quarto in soli 10 anni. Prima Ida Rebai aveva perso la figlia Maria Cristina di 17 anni, poi il marito Pietro Moretti, originario di Sondrio e infine la madre.

di Bob Decker

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