Dal Mondo
REGIO INSUBRIA: Dieci anni fa venne ucciso don Lolo, parroco di Busto Arsizio
Lo acoltellò un tossicodipendente ospite della Comunità di recupero fondata dallo stesso don Isidoro Meschi originario di Merate.
REGIO INSUBRIA: Dieci anni fa venne ucciso don Lolo, parroco di Busto Arsizio
Lo acoltellò un tossicodipendente ospite della Comunità di recupero fondata dallo stesso don Isidoro Meschi originario di Merate.
BUSTO ARSIZIO.
Sono trascorsi dieci anni dalla tragica morte di don Isidoro Meschi, ucciso la sera del 14 febbraio 1991 da un giovane psicolabile, che egli conosceva bene e che da tempo cercava di aiutare ad uscire dal tunnel della droga. Il ...
BUSTO ARSIZIO.
Sono trascorsi dieci anni dalla tragica morte di don Isidoro Meschi, ucciso la sera del 14 febbraio 1991 da un giovane psicolabile, che egli conosceva bene e che da tempo cercava di aiutare ad uscire dal tunnel della droga. Il delitto avvenne a pochi passi da “Cascina Stramare”, una vecchia casa che, con l’aiuto di tanti amici e volontari, don Isidoro aveva trasformato nella sede della “Comunità Marco Riva” per il recupero dei tossicodipendenti. Dieci anni che non hanno per nulla scalfito il ricordo di quel sacerdote semplice e originario di Merate (Lecco), la cui semina nella comunità cristiana continua a dare raccolti. Dieci anni sono trascorsi, ma sembra ieri quando avvenne l’atroce delitto. Ora, a tanto tempo di distanza, Busto Arsizio e le parrocchie della cittadina si preparano ad onorare l’anniversario, attraverso una serie di iniziative che hanno preso il via ieri con una camminata non competitiva che partendo dal centro cittadino ha raggiunto la sede della comunità in via Vesuvio. Alla manifestazione hanno partecipato davvero in tanti, a dimostrazione di come il ricordo di don Lolo, come lo chiamavano affettuosamente i ragazzi della Comunità, sia ancora ben vivo nella mente di tutti. Altre iniziative sono previste anche per i prossimi giorni: domani al teatro “Fratello Sole” si terrà un concerto a cura degli alunni del Liceo Classico di Busto, mentre sabato 17 presso la Basilica di San Giovanni si terrà un altro concerto con il Corpo musicale “Pro Busto”. Ma il momento più toccante sarà la celebrazione eucaristica prevista per questa sera alle 21.00, sempre presso la Basilica di San Giovanni, presieduta dal Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano che concelebrerà con i parroci della città e con i sacerdoti ordinati insieme a don Lolo nel 1969. Fu lo stesso Cardinale il 17 febbraio del 1991, nella sua omelia della Messa celebrata il giorno prima dei funerali di don Meschi a sottolineare il grande impegno verso i più bisognosi del parroco meratese: “Don Isidoro - disse l’Arcivescovo di Milano - oggi stiamo piangendo per la tua improvvisa scomparsa, per il grande vuoto improvviso che lasci, ma siamo fieri di te. La tua vita è una grande testimonianza. La forza del tuo esempio è straordinaria. Questa morte - aggiunse sottolineando la grave perdita non solo per la città di Busto ma anche per l’intera comunità cristiana della Diocesi - non è una disgrazia, una perdita. Questa morte è un grande segno evangelico per un mondo distrutto dall’odio. Un segno forte che invita alla conversione”. Dieci anni dopo la sua uccisione, don Lolo è ancora una presenza “viva”: il suo esempio, la sua testimonianza di vita, inno alla carità e all’amore cristiano, ogni giorno continuano a parlare di lui, così come è ancora ben presente nella “sua” comunità di recupero “Marco Riva", da lui fortemente voluta per aiutare i tossicodipendenti, quei giovani che definiva “i più poveri dei poveri”. In tutti questi anni la sua opera, la sua missione, è stata portata avanti seguendo le orme lasciate da don Lolo, o per dirla con il Prevosto di Busto, Monsignor Claudio Livetti: “Lì don Lolo rivive ogni volta che un ragazzo spento dalla droga riaccende in sé il desiderio di una vita nuova, motivata, pulita. Grazie a Don Lolo moltissimi giovani hanno recuperato il senso e il gusto della vita. Molti in suo ricordo riusciranno a superare il tunnel della droga e della emarginazione”.
di Bob Decker
NOTIZIE PIÙ LETTE
ULTIME NOTIZIE DAL MONDO




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!