DOPING: Al setaccio i "palestrati"

COMO -Saranno illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa, i dettagli dell’inchiesta che ha portato il Nucelo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como ad individuare un grosso traffico clandestino di anabolizzanti particolarmente pericolosi e destinati ad atleti con ben poco scrupolo e tanta incoscienza, disposti a mettere a repentaglio la propria incolumità fisica pur di offrire prestazioni fisiche che altrimenti non avrebbero. A far scattare le indagini, come vi avevamo già anticipato nei giorni scorsi, sarebbe stato il sequestro di prodotti dopanti altamente pericolosi trovati negli spogliatoi di un centro sportivo. Da qui il Nucelo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Como della Guardia di Finanza avrebbe scoperto esteso la propria attenzione su un ampio territorio fra Ticino e Italia, senza esclusione del Comasco e del Lecchese Oltre al sequestro che ha dato il via al lavoro investigativo, nei giorni scorsi pare ve ne siano stati altri così come sarebbero stati interrogati alcuni atleti (si fa per dire) sospettati di far, o di aver fatto, uso di sostanze proibite e pericolose. Atleti, comunque, sconosciuti al grosso pubblico. Le indagini sarebbero iniziate tre mesi fa e al momento sul registro degli indagati vi sarebbero non meno di sei nominativi chiamati a rispondere di traffico internazionale finalizzato allo spaccio di sostanze anabolizzanti.