Rosita Celentano querelata

Rinviata a giudizio per diffamazione la figlia di Adriano Celentano e di Claudia Mori
MILANO - È partito il processo contro Rosita Celentano promosso dalla showgirl romana Sara Varone.
La soubrette ha infatti chiamato in causa la figlia di Adriano Celentano per diffamazione, dopo che questa l’ha definita in diretta televisiva una «sciacquetta», ovvero, donna di poco conto alla mercé degli uomini di turno.
Piccata per gli epiteti offensivi, la Varone era intervenuta al programma tv Domenica 5 tuonando un: «Sciacquetta io? Come ti permetti?», minacciando una querela che puntualmente si è concretizzata.
A firmare la richiesta di rinvio a giudizio è stato il pm Eugenio Albamonte. L'indagata Rosita Celentano, in particolare - ha scritto il magistrato - «insieme ad altri offendeva la reputazione di Sara Varone definendola più volte in diretta tv «sciacquetta», «sgallettata» e «cosa di poco conto». Fatti commessi presso gli studi televisivi Videotime in Cologno Monzese». «Magari mi querelasse» aveva sentenziato in studio la Celentano.
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