Cerca e trova immobili
BANCHE

Stati Uniti-Svizzera, nulla sarà più come prima

Oltre alla trasmissione di 4.450 dossier sui conti di sospetti evasori del fisco americano, gli istituti bancari svizzeri sono chiamati ad inasprire le regole per i clienti americani interessati ad aprire un conto nella Confederazione
None
Stati Uniti-Svizzera, nulla sarà più come prima
Oltre alla trasmissione di 4.450 dossier sui conti di sospetti evasori del fisco americano, gli istituti bancari svizzeri sono chiamati ad inasprire le regole per i clienti americani interessati ad aprire un conto nella Confederazione
LUGANO - "UBS Svizzera non consente l'apertura di un conto a quei clienti americani che, in qualsiasi parte risiedano, intendano investire i propri risparmi in titoli". Niente conto all'UBS per i cittadini americani? Neppure per quelli...

LUGANO - "UBS Svizzera non consente l'apertura di un conto a quei clienti americani che, in qualsiasi parte risiedano, intendano investire i propri risparmi in titoli". Niente conto all'UBS per i cittadini americani? Neppure per quelli che abitano in Ticino?
Il caso UBS non ha comportato soltanto la trasmissione di 4.450 dossier sui conti di clienti di UBS sospettati di aver evaso il fisco americano, ma ha costretto gli istituti di credito svizzeri a irrigidire le disposizioni nei confronti di quegli investitori di cittadinanza americana che hanno intenzione di intrattenere rapporti bancari con la Svizzera.

Aprire un conto all'UBS - La conferma di questa situazione arriva direttamente da Giovanni Crameri, direttore di UBS Ticino: "l'accordo di UBS con le autorità americane prevede il  disimpegno dell'istituto bancario nell'intrattenere relazioni con cittadini americani". In tutti i casi, per gli 858 cittadini americani residenti in Ticino che lavorano in Svizzera e in Ticino non ci dovrebbero essere problemi, neppure per chi sceglie UBS, se i clienti non intendono investire in titoli:  "L'americano che risiede a Lugano - spiega Crameri - che ha il conto stipendio e che deve pagare l'affitto e l'elettricità e deve far fronte a tutti i costi comuni di ogni economia domestica non ha nessun particolare impedimento. La relazione a scopo puramente privato, come il conto salario, è permessa al cittadino statunitense in Svizzera".

Aprire un conto al CS - Per quanto riguarda, invece, l'altra grande banca, il Credit Suisse, le cose sono un pochino più semplici e, in sostanza, il cittadino di nazionalità statunitense è trattato come gli altri. Tuttavia i processi di apertura del conto sono "strutturati e completi". Gabriella Cotti-Musio, portavoce di Credit Suisse Ticino spiega che "per un americano residente in Svizzera, in linea di principio, l'apertura di un conto è possibile, sempre nel rispetto delle regole e leggi in vigore e per fare ciò abbiamo un processo di apertura molto strutturato e completo. Un iter che, in tutti i casi, vale per tutti i clienti,  indipendentemente dalla nazionalità".

Aprire un conto a BancaStato - Iter minuziosi sono previsti anche dalla Banca dello Stato del Canton Ticino. Dall'istituto di credito  cantonale si apprende “che il comportamento di BancaStato di fronte a investitori americani residenti in Svizzera è regolato da rigide disposizioni interne ed esterne atte a rilevare eventuali rischi giuridici. Poiché esistono molteplici e variegate casistiche nell'ambito della gestione di investitori americani, BancaStato effettua una verifica individuale prima di prendere posizione".

Aprire un conto alla BSI - Nel contesto della situazione maturatasi a livello internazionale e dell'evoluzione della legislazione svizzera ancora in fase da divenire, dalla BSI si viene a sapere che l'approccio strategico nei confronti degli Stati Uniti è in fase di revisione: "Il Nordamerica - apprendiamo dalla Banca della Svizzera Italiana - non è un  mercato di riferimento per la BSI. Noi puntiamo sull'Asia e sui mercati tradizionali. Dall'America siamo usciti da anni e la questione posta riguarda quindi un ambito marginale".

Aprire un conto alla Julius Baer - Anche Julius Bär, la banca d'investimento privata più grande della Svizzera, ha preferito chiudere il suo cerchio di azione negli States da anni e concentrarsi nei mercati euroasiatici. Martin Somogyi, portavoce dell'istituto bancario specializzato nella gestione patrimoniale, ricorda che "nel 2005 l'attività onshore statunitense è stata venduta e gli Stati Uniti non rappresentano più il focus strategico per la nostra banca. E' della scorsa estate la decisione di estinguere i rapporti con la clientela di cittadinanza statunitense".

Con gli Stati Uniti nulla sarà più come prima? E’ Giovanni Crameri che spegne ogni speranza: “E’ difficile, ma penso, e parlo a livello personale, che molto probabilmente non si tornerà più indietro”.

p.d'a.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE