Il patrimonio di Berlusconi? Piersilvio: "Va bene come decide papà"

"Io penso al mio lavoro" ha risposto il figlio del premier Silvio Berlusconi a chi gli chiedeva di possibili novità in vista nella spartizione del patrimonio
"Io penso al mio lavoro" ha risposto il figlio del premier Silvio Berlusconi a chi gli chiedeva di possibili novità in vista nella spartizione del patrimonio
MONACO - Nessuna preoccupazione per la spartizione dell'impero di famiglia tra i due rami della discendenza Berlusconi: "Quello che decide mio padre va benissimo". Grande "sofferenza" per le polemiche che negli ultimi sei mesi hanno coinvolto il premier italiano. E una convinzione: nonostante i dissidi nella maggioranza, il capo del governo non getterà facilmente la spugna. A cena ieri sera con i giornalisti a Montecarlo, dove ha lanciato la nuova offerta di cinema on demand sul digitale terrestre di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, figlio del presidente del Consiglio, non si è sottratto a domande sulla sua famiglia e sull'attualità politica.
"È un problema che non mi pongo minimamente. Dipende da mio padre e quello che decide va benissimo. Io penso al mio lavoro", ha risposto a chi gli chiedeva di possibili novità in vista nella spartizione del patrimonio.
Ha ammesso di aver sofferto nell'ultimo periodo per le polemiche che hanno coinvolto il padre: "Sono stati sei mesi di sofferenza. Penso alla magistratura, ai giornali...". Un clima che "fa male a me - ha aggiunto - e fa malissimo a mia sorella Marina. Forse perché io sono iper-operativo, sono sempre concentrato sul mio lavoro, mentre lei rappresenta più la holding di famiglia". Qualcuno ha citato le dieci domande di "Repubblica" e le risposte date a Bruno Vespa anziché al quotidiano: "Perché, pensate che se avesse risposto direttamente a D'Avanzo, avrebbero smesso di porgliele?", ha aggiunto, rivolto ai giornalisti. Ma poi, con un sorriso, ha appuntato la spilletta di Mediaset Premium sulla giacca della cronista di "Repubblica": "Mi raccomando, la tenga!".
La recente sentenza sul lodo Mondadori, che ha condannato la Fininvest a risarcire 750 milioni alla Cir, ha ribadito poi Pier Silvio Berlusconi, "non ha avuto nessun impatto su Mediaset: siamo in condizioni di difenderci bene. Certo - ha ammesso - la reazione in Fininvest e quella mia personale è stata brutta: abbiamo vissuto tutto come un sopruso assoluto".
Alla domanda, invece, sui dissidi nella maggioranza di governo e sulla possibilità che si vada a elezioni anticipate, il figlio del premier non si è sbilanciato: "Non mi fate parlare di politica". Una battuta, però, se l'é lasciata scappare: "Mio padre molla? Non esiste?".
Nessuna preoccupazione, infine, sulle ipotesi di vendita di Villa Certosa: "Non ne so niente", ha premesso. "Ma non vado mai in Sardegna. Per me non sarebbe un problema".
Foto d'apertura: Keystone / Ap Giuseppe Aresu









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