L'uomo della Sindone fu crocifisso con le braccia in alto

ROMA - L'impronta del corpo presente sulla Sindone non corrisponde a un condannato affisso in una posizione compatibile con le rappresentazioni classiche della crocifissione. Secondo le tracce ematiche l'uomo sarebbe stato crocifisso con le braccia in alto. Sono queste le risultanze di un nuovo studio condotto da Matteo Borrini, professore di antropologia forense, ora presso la John Moores University di Liverpool (Gran Bretagna), e da Luigi Garlaschelli dell'Università di Pavia. Lo comunica l'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) che ha dato un contributo a questa ricerca. Il lavoro è stato ripreso dalla rivista di divulgazione scientifica 'New Scientist'.
Secondo lo studio, che "non si addentra nel problema dell'autenticità o meno del telo", precisa l'Uaar, l'impronta del corpo presente sulla Sindone non corrisponde a un condannato affisso in una posizione simile alle rappresentazioni classiche della crocifissione. Il soggetto sarebbe stato inchiodato con le braccia pressoché sopra la testa, in una posizione a "Y", e non distese quasi orizzontalmente (posizione a "T"). "Sarebbe quindi necessario ipotizzare un inchiodamento a una croce con il braccio orizzontale molto stretto, ma sempre presente, ovvero mai a un semplice palo verticale, oppure si deve attribuire l'origine delle tracce sul telo a una differente modalità", si precisa nello studio.
Borrini e Garlaschelli - riferisce l'Uaar - stanno programmando altri studi per indagare più approfonditamente anche le altre macchie, al fine di ottenere un quadro completo delle prove presenti sul Telo.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!