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Gran Consiglio - PLRTDao Nguyen-Quang

04.03.11 - 10:52
Dao Nguyen-Quang

Classe 1968, nato e cresciuto a Muralto, dopo le scuole dell'obbligo in questo comune e al Collegio Papio di di Ascona ottengo la Maturità Federale Scientifica. Mi trasferisco quindi a Zurigo per continuare gli studi, culminati poi in un Bachelor of Arts del Franklin College e in un Master in International Business della Long Island University. Professionalmente, dopo alcune esperienze in più campi e con puntate all'estero (Lussemburgo e Portogallo), in questi ultimi dodici anni mi sono dedicato al controllo di gestione. Dapprima per una delle primarie industrie del Locarnese attiva a livello internazionale e poi per una delle principali banche svizzere sulla piazza Luganese, dove nel frattempo ricopro un ruolo dirigenziale.

Come è nata la passione per la politica?
Quasi casualmente: da giovanissimo il mio interesse per la politica era più passivo, ossia mi limitavo ad osservare dall’esterno documentandomi tramite i giornali. Impiegavo le mie energie nei vari sport che ho praticato e nello studio. Solo quando ho cominciato la mia attività in Consiglio Comunale (subentrando nel terzo anno di legislatura), che il fuoco della politica ha iniziato a bruciarmi dentro. Dopo l‘abituale apprendistato e dopo i primi lavori in Commissione della Gestione ho intuito sempre più i vari meccanismi della politica. Il fatto di appartenere a una minoranza (contrapposto a una maggioranza assoluta) e che quindi, si debba lavorare il doppio ed essere più perseveranti  ti appassiona maggiormente.

Per la mia formazione e per la mia professione sono più portato a seguire le tematiche finanziare e quelle gestionali. Sono infatti, quelle che conosco maggiormente e che posso tranquillamente sviscerare. Ma sono convinto che una delle questioni in assoluto più importanti per le prossime generazioni sia la formazione. In un mondo sempre più globalizzato che sta convergendo verso una specializzazione molto spinta una delle opzioni a disposizione sono i lavori ad alto valore aggiunto. In quest'ambito la formazione è sicuramente l’elemento essenziale. Ma per investire nelle scuole ci vogliono le risorse finanziarie rispettivamente i conti in equilibrio ed è qui che mi sento di poter dare il mio maggiore contributo.

Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
Ci sono dei problemi legati alle infrastrutture, problemi legati alla competitività del Cantone e dei problemi più di natura istituzionale.  Le difficoltà infrastrutturali sono innanzitutto legate alla rete viaria che in parte saranno risolti con l'attivazione di Alptransit e in parte devono invece essere risolti (rinnovamento del San Gottardo e collegamento del Locarnese con l'autostrada per esempio). La competitività del Cantone è in parte compromessa perché non tutte le Regioni riescono a svilupparsi equamente, perché la formazione che al momento garantiamo non è allineata con quanto il mercato richiede. Per finire il problema istituzionale a livello dei Comuni ticinesi prevalgono ragionamenti e programmazioni a livello locale, mentre bisognerebbe progettare a livello regionale/cantonale mentre a livello cantonale seppure l'amministrazione si sia modernizzata parecchia strada rimane da fare.

Qual’è il Ticino del futuro che sogna?
Il mio auspicio è per un Ticino innanzitutto meno litigioso, un Cantone più dinamico e più equilibrato nelle sue regioni. Un Ticino che sia più imprenditoriale, supportato in questo dall’amministrazione cantonale, che sia meno burocratico e più “aggressivo” nell’attrare nuove realtà industriali estere che creano valore. Un Cantone che prepari il personale con la formazione necessaria per soddisfare le realtà imprenditoriali del territorio e che riesca anche ad esportare il capitale umano.

Perché dovremmo votarla?
Per le mie competenze politiche sviluppate nella mia lunga esperienza a livello comunale (per di più in un Comune ad assoluta maggioranza Pipidina) e per la mia preparazione professionale che mi permetterebbero di affrontare le sfide del Gran Consiglio nella maniera adeguata a favore della popolazione tutta.

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