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Iniziative sulla cassa malati: «A regime dal 2028»

A Bellinzona il Governo ha illustrato il suo piano ad associazioni economiche, sindacati e l'associazione dei Comuni. Ma le prospettive sono incerte
Archivio Ti Press
Fonte Cdt
Iniziative sulla cassa malati: «A regime dal 2028»
A Bellinzona il Governo ha illustrato il suo piano ad associazioni economiche, sindacati e l'associazione dei Comuni. Ma le prospettive sono incerte

BELLINZONA - Sono riprese le consultazioni sulle due iniziative sui premi di cassa malati votate lo scorso 28 settembre. Dopo aver incontrato gli iniziativisti la scorsa settimana, ieri a Bellinzona è stato il turno di associazioni economiche e sindacati, nonché l'associazione dei Comuni con i rappresentanti delle principali città del cantone.

Applicazione non prima del 2027 - Dall'incontro è emerso che «le iniziative potranno essere applicate non prima del 2027, inizialmente in modo parziale. Entreranno pienamente a regime solo nel 2028», ha dichiarato al Cdt il presidente Camera di Commercio Andrea Gehri. Le prospettive al momento rimangono incerte: per questo è necessario definire una roadmap chiara per il reperimento dei fondi.

Un'introduzione graduale - Come anticipato dal Mattino negli scorsi giorni, il piano del Governo prevede infatti l'applicazione delle iniziative in più fasi. Inizialmente il Cantone agirà per contenere la crescita della spesa sanitaria, riducendo l’impatto sui conti pubblici tramite l’adeguamento dei parametri dei sussidi e un monitoraggio trimestrale delle spese. Grazie alla copertura finanziaria prevista, dal 2027 si procederà gradualmente, introducendo meccanismi transitori per applicare il principio del 10% e coordinare il tutto con le deduzioni fiscali.

«Rispetto della decisione popolare» - Una prospettiva che al fronte sindacale non convice. UNIA ha chiesto infatti un’accelerazione. «Abbiamo insistito sulla necessità di dare una risposta rapida alla volontà popolare, con passi concreti già dal 2026» ha affermato il segretario regionale Giangiorgio Gargantini.

«No ad ulteriori sacrifici» - Ancora più netta la posizione dell’OCST. Il segretario cantonale Xavier Daniel ha fissato una chiara linea rossa: «Non accetteremo un peggioramento generalizzato. Non è realistico chiedere ulteriori sacrifici».

«Evitare riversamenti di oneri privi di logica» - Sul versante industriale, il direttore dell’Associazione industrie ticinesi, Stefano Modenini, ha espresso un atteggiamento pragmatico: «Potremo esprimerci solo quando conosceremo i contenuti dettagliati delle proposte».

Il Governo ha poi incontrato i Comuni. Presenti i sindaci dei principali centri urbani e il vicepresidente dell’ACT, Andrea Pellegrinellli. Tra loro il sindaco di Mendrisio, Samuele Cavadini che ha parlato di un colloquio «positivo per quanto interlocutorio», spiegando è da evitare «il riversamento di oneri senza una vera logica».

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