«Il Mattino della domenica è il nuovo organo di stampa ufficiale del Governo?»

Quadranti e Gianella interrogano il Consiglio di Stato sul ruolo del domenicale nella comunicazione governativa.
BELLINZONA - I deputati liberali radicali Matteo Quadranti e Alessandra Gianella hanno inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato chiedendo chiarimenti sul ruolo del Mattino della domenica nella comunicazione governativa.
I due parlamentari ricordano che già il 1° giugno 2025, il domenicale leghista aveva anticipato la notizia di un presunto “arrocco” tra i dipartimenti dei ministri Norman Gobbi e Claudio Zali; informazione poi confermata, nei fatti, pochi giorni dopo.
Questa domenica 26 ottobre, il Mattino ha nuovamente pubblicato in anteprima un articolo in cui il presidente del Consiglio di Stato illustra un «piano d’azione responsabile» per l’attuazione delle iniziative popolari approvate lo scorso 28 settembre, in materia di premi di cassa malati.
Secondo il testo apparso sul domenicale, il Governo intende proporre una strategia basata su tre principi — gradualità, coordinamento e responsabilità condivisa — e prevede la creazione di gruppi tecnici composti da rappresentanti dei partiti, dei Comuni, delle casse malati e da esperti indipendenti. È inoltre annunciata una “campagna di comunicazione chiara e trasparente” per informare cittadini e Comuni.
Quadranti e Gianella osservano che un’informazione di tale portata, legata all’esito di votazioni popolari, avrebbe richiesto una comunicazione istituzionale ufficiale e una preventiva informazione agli iniziativisti e ai parlamentari.
Da qui una serie di interrogativi rivolti al Consiglio di Stato:
- L’articolo pubblicato sul Mattino della domenica era stato preventivamente discusso e approvato dall’intero Esecutivo?
- Il Governo non ritiene che simili comunicazioni debbano avvenire attraverso comunicati stampa ufficiali e in modo simultaneo verso tutti i media?
- Dopo questo secondo episodio di anticipazioni su un mezzo considerato “di parte”, l’Esecutivo intende stabilire regole interne o un embargo formale sulle decisioni governative non ancora comunicate ufficialmente?
- È istituzionalmente corretto che il Gran Consiglio apprenda tramite stampa “di parte” che sarà chiamato a esprimersi su determinati percorsi politici?
- La composizione dei gruppi tecnici sarà resa nota al Legislativo e ai partiti solo a cose fatte e ancora attraverso il Mattino?
- La futura “campagna di comunicazione chiara e trasparente” sarà anch’essa affidata al settimanale leghista o ci si può attendere un ritorno al rispetto delle procedure e delle forme istituzionali?
- Infine, quando è previsto il Messaggio governativo che definirà l’entrata in vigore delle iniziative e le misure per garantirne la sostenibilità finanziaria per Cantone e Comuni?




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