Città della musica, via libera dal Parlamento al contributo di oltre 13 milioni

Arrivato l’ok dell’aula
Arrivato l’ok dell’aula
BELLINZONA / LUGANO - Luce verde del Gran Consiglio alla Città della musica. Con79 voti a favore (un solo astenuto, zero i contrari), i deputati hanno dato il proprio assenso al contributo di 13,4 milioni di franchi (oltre a un prestito di 18,6 milioni alla SUPSI) per il futuro comparto di Besso.
L’esborso per realizzare l’opera era lievitato di ben 35 milioni, passando da 45 a 80 milioni a causa di una sottostima delle superfici secondarie e dei volumi delle nuove costruzioni. Il messaggio è stato approvato all’unanimità dalla commissione della gestione.
Il progetto - La Città della musica, lo ricordiamo, è stata pensata per accogliere le principali realtà musicali del nostro territorio e ospiterà il Conservatorio della Svizzera italiana, l'Orchestra della Svizzera italiana, la Fonoteca nazionale, i Barocchisti di Diego Fasolis, l'associazione svizzera di musica SONART e alcuni studi di produzione e registrazione della RSI.
I costi - Per la costruzione il Conservatorio investirà 45 milioni di franchi, mentre la Fonoteca ce ne metterà 10. La Città di Lugano, dal canto suo, ha investito 21,5 milioni per acquisire l'immobile della RSI
«Centro di eccellenza» - I relatori del rapporto Fiorenzo Dadò (Centro) e Alessandro Speziali (PLR), hanno sottolineato come il progetto sia un «esempio virtuoso di collaborazione fra pubblico e privato. Va oltre la Regione di Lugano, ed è un punto a favore di tutto il cantone». Per la consigliera di Stato Marina Carobbio si tratta di «un’ iniziativa formativa e culturale, volta a creare un centro di eccellenza. La città della musica creerà importanti sinergie.





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