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Sì alla pioggia di milioni su Besso

Approvati i crediti per la realizzazione del Comparto Besso nonché per il terzo pacchetto del Programma di agglomerato del Bellinzonese
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Sì alla pioggia di milioni su Besso
Approvati i crediti per la realizzazione del Comparto Besso nonché per il terzo pacchetto del Programma di agglomerato del Bellinzonese

BELLINZONA - Una pioggia di milioni per il Comparto di Besso. Malgrado le perplessità avanzate dalla parte sinistra dell'aula, con 51 voti a favore, 5 contrari e 16 astenuti il Gran Consiglio ha approvato lo stanziamento di un credito netto di 34,9 milioni di franchi e autorizzato una spesa da 88,8 milioni.

Il progetto, ricordiamo, prevede la progettazione e la realizzazione di un nuovo autosilo, un nodo intermodale per i trasporti pubblici, un atrio di interscambio, la realizzazione del sottopasso di Besso alta e interventi vari. I progetti si collocano nell’ambito dell’attuazione delle opere delle infrastrutture stradali e di interscambio (progetto StazLu1) e del Programma di agglomerato del Luganese PAL1 e della progettazione del percorso ciclo-pedonale, nell'ambito dell'attuazione del PAL3.

Due i rapporti sul tavolo. Uno di maggioranza che chiedeva l'approvazione del messaggio governativo del 3 luglio 2024, e uno di minoranza - relatrice Samantha Bourgoin - in cui si chiedeva sostanzialmente di ridurre il credito di 11 milioni di franchi. Oltre a «una maggiore coordinazione fra i vari progetti (e i diversi attori coinvolti), dando attenzione all'arredo urbano e alla funzionalità degli spazi che sono condivisi da tanti utenti senza una suddivisione chiara».

Qualla copertura che non convince - In particolare, a destare più incertezze la pensilina a copertura degli stalli dei bus, dal costo di stimato di sei milioni di franchi. Secondo i relatori del rapporto di minoranza la sua costruzione è in dubbio, dipende infatti dalle intenzioni della Città di Lugano di costruire una struttura sovrastante di cinque piani. «È un peccato spendere soldi per un progetto che potrebbe essere smantellato - ha detto Bourgoin nel suo intervento -. Senza contare che non sono stati considerati progetti importanti come il Tramtreno. La mobilità ciclabile è inoltre stata aggiunta in extremis, con un tratto a fondo cieco. Sorprende infine l'assoluta mancanza di attenzione al verde e alle isole di calore. Chiediamo dunque di rivedere più attentamente la progettazione delle strutture».

Natalia Ferrara (PLR), dal canto suo ha difeso a spada tratta il messaggio governativo: «Nei centri urbani - ha chiosato - è importate realizzare delle opere funzionali. Questo messaggio vuole portare più ordine ed efficienza nella stazione di Lugano, centro nevralgico per il cantone. Il gruppo PLR è favorevole a questa esecuzione così come pensata».

Il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, ha avuto da ridire sulle tempistiche. «Il Dipartimento del territorio è sempre disponibile a discutere, ma a tempo debito e non all'ultimo minuto. Anche perché occorrerà avviare i lavori entro novembre 2017, pena la perdita del finanziamento federale di 3 milioni di franchi. Il processo è in corso da 20 anni e le decisioni arrivano dopo un iter di innumerevoli riunioni avvenute nel corso di questo lungo periodo». E per quanto riguarda la copertura sopra il nodo intermodale «nel messaggio è a carattere definitivo ed è da considerarsi qualora non venga realizzato un edificio soprastante deciso dalla Città. Se ne riparlerà nel 2031».

Via libera al credito per il PAB 3 - Nel corso della seduta odierna è stato dato il via libera alla realizzazione di un terzo pacchetto di opere nell’ambito del Programma d’agglomerato del Bellinzonese di terza generazione (PAB 3). All'unanimità, il Gran Consiglio ha approvato lo stanziamento di un credito quadro netto di 7,087 miliardi di franchi e l'autorizzazione alla spesa di 17,5 milioni di franchi, (facendo salire a 27 milioni di franchi il totale). L'investimento era stato sottoscritto lo scorso 7 gennaio in Commissione gestione e finanze.

Diversi gli interventi previsti dal progetto, quali la riorganizzazione del nodo intermodale alla fermata ferroviaria di Giubiasco, la riqualifica modale dell’asse urbano principale Monte Carasso-Sementina; nonché la progettazione e la realizzazione di un miglioramento dell'accessibilità pedonale e ciclabile alla fermata della Stazione TILO di Castione, una nuova capolinea bus a Camorino nucleo, la riqualifica multimodale dell’asse urbano principale a Camorino (In Cumlina).

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