
L'enorme danno causato alla tribuna dello stadio non ha ancora un autore. E forse non l'avrà mai. Il municipale Minotti: «Preoccupante».
BELLINZONA - Lasciamo da parte le questioni sportive. Accantoniamo per un attimo anche le tensioni tra Città e Bellinzona calcio. Ma una domanda, dopo il grave vandalismo che nella notte tra venerdì e sabato ha colpito lo stadio Comunale, resta: come è possibile che una o più persone possano introdursi in una struttura pubblica e imbrattare in quel modo una tribuna? Per realizzare quell'enorme scritta, "Benta vattene" (riferita al proprietario del club, Pablo Bentancur), servono energia e tempo. Non è un gesto che si compie in dieci minuti.
La videosorveglianza – Contattato da tio.ch Mauro Minotti, responsabile del Dicastero sicurezza, appare piuttosto affranto. «Le stesse domande che vi fate voi ce le poniamo anche noi. All'interno dello stadio non ci sono telecamere di videosorveglianza. Zero. Ce ne sono nelle vie all'esterno. Le registrazioni sono state supervisionate, ma non si è stati in grado di risalire agli autori del gesto. Lo stadio ha una recinzione facilmente scavalcabile. Evidentemente i vandali sono passati da lì, senza fare rumore. Il vicinato non si è accorto».
Le piscine – Una risposta che solleva più di un dubbio e che pone l'autorità municipale in una posizione di debolezza. In quella zona ci sono anche le piscine, dove già in passato sono state trovate scritte vandaliche a sfondo calcistico. «È chiaro che a questo punto siamo preoccupati anche per le piscine, su cui abbiamo investito parecchio a livello economico. Dobbiamo fare una riflessione accurata».
Denuncia contro ignoti – D'accordo. Ma nell'immediato come si comporterà il Municipio? «Nel frattempo faremo una denuncia contro ignoti presso la Polizia Cantonale per quanto capitato allo stadio. Sarà aperta un'inchiesta. Per un danno del genere la denuncia è giustificata, anche dal profilo assicurativo».
Un "lavoro" accurato – Tra l'altro gli operai stanno facendo una fatica immensa a togliere la scritta dai seggiolini della tribuna. Perché il "lavoro" è stato fatto in maniera accurata: dapprima con pittura e in seguito con lacca acrilica in modo da fissare il tutto. Risultato? Decine di migliaia di franchi di danni.
Il consigliere comunale – Intanto da settimane si discute anche sul fatto che nel gruppo dei tifosi arrabbiatissimi col Bellinzona calcio, e col patron Bentancur, ci sia anche un noto consigliere comunale. «Si spera ovviamente che non sia coinvolto nell'atto vandalico che ha colpito la tribuna», sospira Minotti.
Possibile mediazione – Ma per una questione di sicurezza non sarebbe il caso di intavolare una discussione con lui affinché, visto il suo ruolo pubblico, possa fungere da mediatore tra gli ultras inferociti e il club calcistico? Almeno per evitare nuovi problemi di vandalismo e per fare in modo che l'eventuale contestazione sportiva rimanga nei binari della civiltà. «È un'idea – ammette Minotti –. Dovremmo parlarne in Municipio, anche con Fabio Käppeli, responsabile del Dicastero sport. È un tema delicato».