Bosia Mirra, non solo un viaggio

La deputata in Gran Consiglio avrebbe aiutato a superare il confine in sei occasioni
BELLINZONA - Non è stato soltanto uno il viaggio per fare entrare illegalmente i migranti in Ticino. E' questa la novità saliente che emerge nei confronti di Lisa Bosia Mirra, fermata il 1° settembre scorso dalle guardie di confine al valico di San Pietro di Stabio.
Come riferisce la Rsi, la deputata in Gran Consiglio avrebbe dichiarato agli inquirenti di avere compiuto sei trasferte insieme al 53enne del Canton Berna che guidava il furgone su cui si nascondevano i clandestini.
Bosia Mirra avrebbe fatto da apripista, senza però sapere il numero degli stranieri trasportati e, inoltre, avrebbe fornito pure altri tipi di appoggio, rilevanti a livello penale, ai migranti al confine.
Si allargherebbe, inoltre, l'inchiesta, con l'inclusione di nuovi nomi nel registro degli indagati.




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