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Bosia Mirra rompe il silenzio: «Sono serena»

La deputata accusata di favoreggiamento all'entrata illegale ringrazia i suoi sostenitori via Twitter
Foto d'archivio (Tipress)
Bosia Mirra rompe il silenzio: «Sono serena»
La deputata accusata di favoreggiamento all'entrata illegale ringrazia i suoi sostenitori via Twitter
BELLINZONA - «Sono a casa, sono serena». Rompe il silenzio Lisa Bosia Mirra. La 43enne, accusata di aver fatto da vedetta per fare entrare illegalmente in territorio elvetico quattro minorenni extracomunitari, si rivolge ai suoi sost...

BELLINZONA - «Sono a casa, sono serena». Rompe il silenzio Lisa Bosia Mirra. La 43enne, accusata di aver fatto da vedetta per fare entrare illegalmente in territorio elvetico quattro minorenni extracomunitari, si rivolge ai suoi sostenitori attraverso Twitter. «Grazie a chi privatamente e pubblicamente mi ha espresso sostegno e amicizia», ha scritto la deputata, che oggi, nella girandola di reazioni politiche, ha incassato il sostegno dei giovani socialisti svizzeri. La loro presidente, Tamara Funiciello, ha definito la paladina dei migranti «una eroina» e, per giustificare la violazione della legge della deputata ticinese, ha usato una citazione di Bertolt Brecht: «quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere».

In tutti i casi Bosia-Mirra, sempre su Twitter, afferma di avere «piena fiducia nella magistratura e nella giustizia», precisando che, come ha «chiarissimamente intimato il Ministero pubblico, non è autorizzata a rilasciare dichiarazioni».

A parlare oggi è il Partito socialista ticinese che, attraverso una nota inviata nel pomeriggio di oggi, venerdì 2 settembre 2016 (e non martedì, come erroneamente riferito, ndr), è tornato sul caso della deputata e lo fa ricordando «che la legge va rispettata», precisando che il principio vale «non solo per Lisa Bosia Mirra ma anche per le istituzioni che devono applicare correttamente la legislazione sull'asilo, così come le convenzioni internazionali sottoscritte dalla Svizzera le quali prevedono garanzie precise per le persone in difficoltà, specialmente se si tratta di minorenni».

Quella della corretta applicazione della legislazione sull'asilo alla frontiera svizzera è il punto centrale della lettera inviata dal PS ticinese al Gruppo parlamentare socialista alle Camere federali. gruppo che ha previsto, oggi e domani, un approfondimento sul tema dei migranti, della situazione a Como e sulla frontiera Sud della Svizzera.

Il PS ticinese ritiene che la situazione venutasi a creare in Ticino e a Como «merita un serio approfondimento quanto alle prassi adottate per distinguere le persone da inviare al centro di registrazione dei richiedenti asilo e le persone soggette alla procedura di riammissione in Italia, in particolar modo per quanto riguarda i minori non accompagnati».

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