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DAVESCO-SORAGNO

"Non ho niente da dire. C'è solo dolore"

I proprietari dello stabile si chiudono in un silenzio che vale come mille parole. Parla invece un imprenditore: “Il mio ufficio è distrutto"
"Non ho niente da dire. C'è solo dolore"
Foto Ticinonline
"Non ho niente da dire. C'è solo dolore"
I proprietari dello stabile si chiudono in un silenzio che vale come mille parole. Parla invece un imprenditore: “Il mio ufficio è distrutto"
DAVESCO-SORAGNO - “C’è solo dolore” è l’unico commento che la famiglia Gianini, proprietaria di parte dell'abitazione travolta questa mattina da una frana a Davesco-Soragno, ci rilascia al telefono. "Non vogliamo...

DAVESCO-SORAGNO - “C’è solo dolore” è l’unico commento che la famiglia Gianini, proprietaria di parte dell'abitazione travolta questa mattina da una frana a Davesco-Soragno, ci rilascia al telefono. "Non vogliamo dire niente". Ma il silenzio, in casi come questo, vale più di mille parole.

"La mia azienda distrutta" - Tra le macerie, i soccorritori, le vite tratte in salvo e quelle spezzate dalla frana che ha travolto questa notte la palazzina di Davesco, riducendola a un cumulo di rovine, questa mattina si aggirava anche il signor Filippo Rutishauser, di Viganello. Non si trovava nello stabile, al momento della tragedia, per un soffio: “Non fosse accaduto nel weekend, sarei stato lì dentro anche io”. Il suo ufficio, al pianterreno, è stato completamente distrutto, ma lui non lo sa. O almeno, nessuno glielo ha ancora comunicato. “Non mi hanno fatto salire, e va bene, ma almeno dirmi se la mia azienda è stata colpita o meno dalla frana…”.

La risposta, purtroppo per Rutishauser, è sì. Come tutta la palazzina, anche gli uffici della Herag AG sono un cumulo di macerie. “Avevo dentro tutti i pezzi di ricambio, i computer nuovi di zecca, un furgone… un danno enorme che l’assicurazione ricoprirà solo in parte, senza contare il lavoro andato perduto”. E per fortuna il bollettino del dramma, per quanto riguarda il primo piano, si ferma qui. “Un giorno più tardi e… non ci voglio nemmeno pensare”. Quanto ai piani superiori invece – quelli con gli appartamenti – il bilancio è ben più triste.

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