Da dirigente di banca ad "accumulatore seriale"


Il signor Sergio ha quattro garage pieni zeppi di oggetti antichi. Alcuni sono davvero misteriosi. Siamo andati a trovarlo. Il video.
PURA (MALCANTONE) - «Tu sai cosa è questo oggetto in metallo? Serviva per stampare le ostie che il sacerdote consacrava durante la Messa» Ci accoglie così Sergio Barutta, 83enne ex dirigente bancario. Il benvenuto è sulla soglia di uno dei suoi quattro garage pieni di oggetti curiosi raccolti nel corso di una vita. Siamo a Pura, nel Malcantone, e quello che ci troviamo di fronte può essere definito un simpatico "accumulatore seriale".
Un'era che non c'è più – «Ho iniziato a incuriosirmi verso gli oggetti antichi leggendo libri – ricorda Sergio –. Ho scoperto oggetti speciali che magari usavano gli artigiani o i contadini nei loro mestieri. Strumenti di lavoro fabbricati da loro stessi. Adesso non si usa più fare così. Tu compri l'oggetto finito. Poi funziona qualche mese. E quando non funziona più si butta e se ne prende un altro. È l'era del consumismo. Io sono più legato a un'epoca in cui le cose si aggiustavano».
A spasso per i mercatini – Sergio continua a scusarsi per averci accolto in un look rurale. Da ex bancario avrebbe preferito la giacca e la cravatta. Gli facciamo notare che invece è elegantissimo. Anche nel raccontare la sua passione. «Dove ho trovato tutta questa roba? Frequentando mercatini vari a caccia delle cose più bizzarre. Oggi forse ho oltre 50'000 oggetti. La cosa bella è che molti sono passati di moda e la gente non sa più a cosa servono».
Una grinta pazzesca – A colpire è la grinta pazzesca che quest'uomo mette in tutto quello che fa. «Ho due laboratori in cui riparo i miei oggetti. Uno all'esterno per la bella stagione. E uno all'interno per l'inverno».
Ghiaccio e menta – Poi ci mostra l'ennesimo oggetto curioso. «L'hanno realizzato in America. Ma sicuramente non l'hanno inventato gli americani. Qui sotto c'è come una lametta dentata. Serviva per grattare il ghiaccio. Il ghiaccio tritato restava poi all'interno, veniva versato in un bicchiere per poi essere ricoperto di menta. Questo oggetto veniva chiamato "grattachecca". Simpatico, vero?»
Un'esperienza didattica – Sergio ci racconta di avere fatto qualche esposizione in passato. La realtà però è che i suoi quattro garage potrebbero essere oggetto di uscite di studio per tante classi scolastiche. «Mi piacerebbe tanto rendermi utile e fare conoscere ai giovani tutto questo patrimonio culturale», ammette sorridente.





