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LUGANO

La dura vita di chi è allergico ai cani: «I padroni se ne fregano»

Lo sfogo di una lettrice. La presidente di AnimaLeale Ticino: «Per colpa di qualche maleducato ci vanno di mezzo tutti, animali in primis».
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La dura vita di chi è allergico ai cani: «I padroni se ne fregano»
Lo sfogo di una lettrice. La presidente di AnimaLeale Ticino: «Per colpa di qualche maleducato ci vanno di mezzo tutti, animali in primis».

LUGANO - «Davvero, non vorrei si offendessero i padroni, però…». A dirlo, al telefono, è una nostra lettrice di Lugano. La premessa introduce un tema piuttosto spinoso: la sempre più difficile convivenza, nei luoghi pubblici, fra i cani e le persone che soffrono di allergie verso questi animali.

Dal medico - «Sono andata dal medico - ci spiega - Nella sala d’aspetto, una donna aveva un cagnolino che continuava ad avvicinarsi a me per giocare e si è appoggiato sulla mia gamba. Ovviamente, poco dopo, hanno iniziato a lacrimare gli occhi».

Nel salone del parrucchiere - Più o meno la stessa scena si è ripetuta nel salone del parrucchiere: «Anche qui - aggiunge la signora - c'era un altro cane che mi veniva vicino. Ho posto il problema al padrone, ma ha lasciato comunque libero l’animale. Appena tornata a casa, ho dovuto lavare i pantaloni».

I problemi, però, non sono finiti: «La sera stessa ho incontrato una mia amica - continua - è venuta con il suo piccolo e meraviglioso bassotto. Anche in questo caso, il cane è venuto a farmi la festa. Ho provato a dirle di riprenderselo, ma mi ha risposto che voleva solo salutarmi».

Sul posto di lavoro - L’ultimo capitolo di questa saga si è verificato in banca: «Purtroppo - precisa - ci sono persone che tengono il guinzaglio molto lungo. Così gli animali si avvicinano lo stesso, senza che qualcuno si chieda se possa essere un problema».

Il rispetto dei "confini" - Insomma, la lettrice ne fa un discorso di educazione. «Le persone – constata amaramente – non rispettano i confini degli altri. Nei casi raccontati, quando ho fatto notare il problema, in tutta risposta ho ricevuto in generale molto menefreghismo». La donna ha inviato anche una segnalazione alla Polizia cantonale, sottolineando la presenza, sempre più marcata, di cani senza guinzaglio

«Non stupitevi se qualcuno dà una pedata» - Non nasconde di aver avuto qualche pensiero “di pancia”: «Mi sono detta tra me e me in alcuni frangenti: “Poi non stupitevi se qualcuno, esasperato, dà una pedata al vostro animale”». A mente fredda, aggiunge: «Purtroppo – conclude – i padroni sono spesso convinti che tutti apprezzino e amino i loro cani. Però, per quanto siano animali meravigliosi, è bene rendersi conto che possono rappresentare un problema per qualcuno. Bisogna chiederselo prima di lasciarlo libero o di permettergli di saltare addosso a una persona».

«Per pochi maleducati si fa di tutta l'erba un fascio» - Sul tema dell'educazione dei padroni abbiamo chiesto un parere a Elena Beltrami, presidente di AnimaLeale Ticino, associazione che si occupa di accompagnamento consapevole all’adozione degli animali a quattro zampe. «Lo dico sempre ai miei adottanti - commenta - diffidate delle persone con cani. Capita più volte che siano loro a essere maleducati. E, per colpa di qualche padrone non rispettoso, poi si fa di tutta l’erba un fascio e ci vanno di mezzo tutti, in primis i nostri animali».

Gli esempi - Beltrami porta l’esempio di chi «lascia libero il proprio cane permettendogli di avvicinarsi alle persone, sostenendo che tanto è buono». Oppure, c’è anche chi «non raccoglie gli escrementi del proprio animale da terra». Inoltre, «molti non sanno interpretare il comportamento del proprio animale». Serve avere maggiore cura, specie in un periodo come questo, in cui sono in aumento gli avvelenamenti nei confronti dei cani: «Purtroppo - conclude Beltrami - se dovessi fare la lista delle azioni spregevoli compiute verso gli animali, non finirei più».

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