Addio scuole di Sessa: «Siamo schifati, ignorata la volontà di una fetta della popolazione»

La reazione a caldo del Gruppo SOS Scuole alla decisione odierna, dopo mesi di campagna per preservare le scuole elementari.
TRESA - La lunga querelle delle scuole elementari del comune di Tresa si è conclusa questo martedì con la decisione di chiudere, a partire dal prossimo anno scolastico, le SE di Sessa e di spostare tutta l'attività didattica in quelle di Croglio.
Cocente è la delusione del Gruppo SOS Scuole che da mesi porta avanti la sua battaglia - a suon di azioni, manifestazioni e una raccolta firme - per salvare: «Siamo schifati, ecco la parola che riassume meglio il nostro stato d'animo è questa: schifati».
Il dito è puntato non solo contro il Municipio ma anche contro le Commissioni di quartiere, parte del processo di consultazione e la cui opinione è stata piuttosto a favorevole alla chiusura (eccezion fatta, ovviamente, per la CQ di Sessa).
Riguardo a questo il Gruppo non nasconde la sua delusione: «Sono delle entità “farlocche” che non hanno nessun valore rappresentativo e non sono state elette dalla popolazione, ci chiediamo su quale base abbiano potuto redigere quei rapporti», commentano.
A nulla è valsa nemmeno la raccolta firme, che ha collezionato ben 700 segnature poi deposte in Cancelleria: «È praticamente il 30% della popolazione di Tresa, una fetta di popolazione la cui opinione è stata del tutto ignorata».
Alla decisione del Comune sarà possibile fare ricorso, entro i canonici 15 giorni. Sarà questo il caso? «Non lo abbiamo ancora deciso, dobbiamo discuterne e capire», concludono.




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