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L’economia ticinese si mobilita per la Vallemaggia e la Mesolcina

Iiniziativa di raccolta fondi da parte di AITI, usam, e Cc-Ti a favore della ricostruzione delle aree colpite.
keystone-sda.ch (MICHAEL BUHOLZER)
Fonte RED
L’economia ticinese si mobilita per la Vallemaggia e la Mesolcina
Iiniziativa di raccolta fondi da parte di AITI, usam, e Cc-Ti a favore della ricostruzione delle aree colpite.
GIUBIASCO - In un momento di profonda crisi per la Vallemaggia e la Mesolcina, la solidarietà fa da filo conduttore a diverse iniziative coordinate a favore della ricostruzione delle regioni colpite. All’ondata di sostegno lanciata da privati e is...

GIUBIASCO - In un momento di profonda crisi per la Vallemaggia e la Mesolcina, la solidarietà fa da filo conduttore a diverse iniziative coordinate a favore della ricostruzione delle regioni colpite. All’ondata di sostegno lanciata da privati e istituzioni segue ora anche quella dell’economia. A farsene promotrici le tre associazioni economiche Unione Svizzera Arti e Mestieri (usam), Camera di Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato e dei Servizi del Cantone Ticino (Cc-Ti) e Associazione Industrie Ticinesi (AITI), unite nella volontà di agire per aiutare le comunità locali nella ricostruzione.

«L'economia locale ha da sempre un ruolo cruciale: dalle PMI alle grandi industrie, ognuna contribuisce al benessere del nostro Cantone con la sua vicinanza e attaccamento al territorio. Con questa iniziativa, vogliamo ora dare un segnale di sostegno da parte dell'economia alle comunità colpite che dimostri che la crescita e la prosperità non possono prescindere dalla solidarietà e dal supporto reciproco», così ha aperto la conferenza stampa Fabio Regazzi, consigliere agli Stati e presidente usam. «All’azione congiunta del mondo imprenditoriale, in quanto rappresentante del Ticino alle Camere federali è inoltre mia intenzione presentare un atto parlamentare con il quale incaricare il Consiglio federale di valutare l’istituzione di un fondo nazionale a sostegno delle regioni colpite da catastrofi naturali nel nostro Paese».

Andrea Gehri, presidente Cc-Ti, ha sottolineato il ruolo «cruciale» dell'economia nella ricostruzione delle regioni colpite. «Le valli, già confrontate con lo spopolamento, devono rimanere attrattive per garantirne la ripresa. L'economia non è solo un motore di crescita, ma rappresenta anche un investimento strategico per il futuro di una regione. Confidiamo quindi nella generosità delle associazioni di categoria e delle aziende del nostro Cantone nel riconoscere questa necessità – non soltanto dal punto di vista finanziario, ma anche di messa a disposizione delle competenze».

Il presidente di AITI, Oliviero Pesenti, ha dal canto suo enfatizzato l’unione di intenti tra usam, Cc-Ti e AITI: «Tutte le nostre associazioni hanno risposto presente da subito a questa iniziativa, concretizzatasi nel giro di pochi giorni. Un segnale chiaro da parte di un’economia unita, a dimostrazione di come insieme possiamo superare le sfide più difficili».

AITI, usam, e Cc-Ti lanciano quindi un appello alle associazioni di categoria e alle aziende attive nella Svizzera italiana, invitandole a sostenere le regioni colpite dal maltempo tramite un versamento in maniera del tutto volontaria e senza vincoli di alcun tipo. Gli estremi per il pagamento e maggiori dettagli verranno comunicati in maniera mirata ai soci tramite comunicazione congiunta delle tre associazioni.

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