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BELLINZONABonifiche delle discariche del Pizzante: l'operazione costerà 250 milioni

16.02.23 - 11:03
Presentato lo studio di fattibilità per il risanamento di 12 ettari di superficie all'interno del Parco del Piano di Magadino
Foto Dip. Territorio
Bonifiche delle discariche del Pizzante: l'operazione costerà 250 milioni
Presentato lo studio di fattibilità per il risanamento di 12 ettari di superficie all'interno del Parco del Piano di Magadino

BELLINZONA - La stima è che nelle discariche del Pizzante, che si trovano all'interno del Parco del Piano di Magadino, vi siano depositate circa 820'000 tonnellate di rifiuti. Il Dipartimento del territorio vuole "ripulire" almeno 12 ettari di superficie per restituirli all'agricoltura e alla natura.

«È un progetto che richiederà un ingente sforzo - si legge in una nota - e per gestire in sicurezza il risanamento, dal profilo logistico sarà necessario adottare diversi accorgimenti a protezione dell’ambiente». Ad esempio? «Bisognerà pianificare attentamente la separazione di diverse tipologie di rifiuti e le loro vie di riciclaggio (circa 85'000 tonnellate), procedere alla loro valorizzazione energetica (550'000 tonnellate) e allo smaltimento in altre discariche (185'000 tonnellate)» scrive il dipartimento. 

Il costo stimato dell'operazione è di 250mln di franchi. «La proposta di considerare il risanamento delle discariche del Pizzante è stata sottoposta preliminarmente all’Ufficio federale delle strade (USTRA) e all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)» ricordano dal Dipartimento del territorio. E aggiungono che «la bonifica delle discariche del Pizzante è una importante misura di compenso ecologico in accompagnamento al collegamento A2 – A13, di competenza dell’Ufficio federale delle strade (USTRA), e inserito dalla Confederazione quale progetto di sviluppo strategico delle strade nazionali».

Alla conferenza stampa di presentazione dello studio sono intervenuti il Presidente del Consiglio di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, il Vicesindaco della Città di Locarno, Giuseppe Cotti, il Direttore della divisione dell’ambiente, Giovanni Bernasconi, il Presidente della Fondazione del Parco del Piano di Magadino, Giacomo Zanini, il Direttore della Fondazione del Parco del Piano di Magadino, Giovanni Antognini, il Presidente dell’Unione contadini ticinesi, Omar Pedrini e il segretario dell’Unione contadini ticinesi, Sem Genini.

 

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COMMENTI
 

Nmemo 1 anno fa su tio
Risanare il Pizzante compreso il riempimento del sottofondo con materiale alluvionale sottratto alla falda fino a una profondità di 15-20 m? Dare sfogo alle “puzze” di una discarica di rifiuti urbani in fase avanzata di processi anaerobici? Ripagare il trasporto e lo smaltimento di materiale in fase di decomposizione, sostenendo che sia di pregiato valore energetico, per compensare una politica fallimentare concernente il raccordo A2-A13? All'operazione si dia almeno un altro nome.

Meiroslnaschebiancarlengua 1 anno fa su tio
Non lontano a quella del Pizzante ci sono altre discariche (andate a vedere alle bolle di Magadino) che non disturbano nessuno e che non costano niente. Lasciamo stare quella del Pizzante e usiamo quei benedetti 250 milioni in modo più saggio. I dodici ettari di terreno sono poca cosa rispetto alla superficie coltivabile attuale e non comportano rischi ambientali seri (un po' di metano, quanche infiltrazione che va a diluirsi nel lago, tutto lì). La situazione non è ideale e perfetta, ma non seria da far spendere 250 milioni inutilmente.

Taurus57 1 anno fa su tio
Ladri, in pratica questi costi li pagheremo noi contribuenti mentre qualcuno si è fatto le palle d'oro con le discariche, non solo Pizzante ma ancora di più con quelle degli scarti edilizi come quella di Mezzovico. Con l'eternit sotterrato sotto ad altri scarti sopra una sorgente. Che cantone gestito da barlafus.

vulpus 1 anno fa su tio
Eh eh , ci risiamo con le proposte fuori di testa. Questo sig. Zali sente ouzza di bruciato e continua a partorire progetti a destra e a manca per ingraziarsi i verdi e gli ecologisti, sperando in un loro sostegno, oltre che dalla Carobbio family, per salvare la cadrega. Se ritorniamo a 4 anni fa la stessa storia: una produzione indigetsa di progetti e proposte, naturalmente irrealizzate.

M.S. Ticino 1 anno fa su tio
Con 250 milioni di franchi credo si possano intraprendere progetti ben piú ampi. Stiamo parliando di 120.000 metri quadri. Stiamo parlando 2083.33 chf per ogni metro quadro bonificato!

daniele77 1 anno fa su tio
Risposta a M.S. Ticino
beh, se ragioni in metri quadri non ti è chiaro cosa sia una discarica e non hai mai visto quella del pizzante, è anche piuttosto alta, e quindi va ragionato in metri cubi e non metri quadrati. e ti accorgi che i conti tornano.

Equalizer 1 anno fa su tio
Pazzi non è abbastanza, questi sono in preda al delirio totale, da chi propone a chi approva, la Pizzante è in perfette condizioni anche di controllo e manutenzione. con 50 milioni la si può gestire per i prossimi 30 anni, gli altri 200 di milioni usateli per i cittadini che ne hanno un bisogno reale. Mi dispiace ma si vede che siamo governati da demen...TI, avrei un qualche altro aggettivo ma il sistema non me lo permette.

Maria Concetta 1 anno fa su tio
poi fino a qualche anno fà sopra al pizzante pascolavano beate le mucche da latte e da carne! per la gioia dei pirati che amano la carne contaminata!

bobifurgo 1 anno fa su tio
Viviamo in un mondo di pazzi, prima danno un autorizzazione per una discarica. Ora bisogna risanarla con 250 mln ? Ci sono ben altri problemi da risolvere in Ticino, poi si vuole risanare la Cassa Pensione dello Stato Ct Ticino con 750 mln / e poi cosa ancora ? Risolvete le urgenze, ma quelle vere però!

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a bobifurgo
Adesso si sta costruendo il PSE, mezzo miliardo per 4 gatti, neanche fossimo a New York!
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