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Lo Stato vuole parlare per segni

Il governo favorevole a potenziare la traduzione per non udenti e disabili negli ambiti istituzionali
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Lo Stato vuole parlare per segni
Il governo favorevole a potenziare la traduzione per non udenti e disabili negli ambiti istituzionali
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato, nella sua seduta di mercoledì, su proposta del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), ha licenziato il rapporto su due atti parlamentari inerenti al riconoscimento ufficiale della l...

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato, nella sua seduta di mercoledì, su proposta del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), ha licenziato il rapporto su due atti parlamentari inerenti al riconoscimento ufficiale della lingua dei segni e dei diritti di informazione dei disabili. Con questa proposta, si legge in una nota, il Governo vuole fare un ulteriore passo per favorire una comunicazione adeguata, rapida e chiara, nel rispetto del principio della parità di trattamento.

I due atti parlamentari (mozione e iniziativa parlamentare presentata nella forma elaborata) chiedevano il riconoscimento nella Costituzione Cantonale della lingua dei segni e del diritto delle persone disabili a ricevere le informazioni e comunicare con lo Stato in forma adeguata ai loro bisogni e alle loro capacità.

Il Consiglio di Stato, tenuto conto delle esperienze fin qui condotta, in particolare durante il periodo della pandemia, condivide e sostiene la proposta di migliorare ulteriormente le possibilità di informazione durante i momenti di comunicazione ufficiali, tra cui le conferenze stampa.

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