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BELLINZONA

I giovani ne hanno combinate (anche con il Covid)

Furti, incendi, reati sui social, assembramenti. Il punto con il Magistrato dei minorenni
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I giovani ne hanno combinate (anche con il Covid)
Furti, incendi, reati sui social, assembramenti. Il punto con il Magistrato dei minorenni
BELLINZONA - Risse alla pensilina Botta di Lugano. L'incendio di una stalla a Malvaglia, per cui sono stati denunciati tre 14enni. E poi furti, danneggiamenti, spaccio di stupefacenti. I giovani in Ticino non si sono fatti mancare una buona dose di r...

BELLINZONA - Risse alla pensilina Botta di Lugano. L'incendio di una stalla a Malvaglia, per cui sono stati denunciati tre 14enni. E poi furti, danneggiamenti, spaccio di stupefacenti. I giovani in Ticino non si sono fatti mancare una buona dose di reati più o meno gravi, anche con il Covid. Sulla scrivania del Magistrato dei minorenni Reto Medici i procedimenti nei giorni scorsi hanno «superato quota mille». Entro fine anno «è probabile che arriveremo ai livelli degli anni passati» spiega il giudice.

Il dato non implica che il lockdown e le restrizioni attuali non abbiano inciso, anzi. «Il confinamento ha creato e crea senz'altro tra i giovani una sofferenza, che in mancanza di possibilità di sfogo può sfociare in tensioni e aggressività» spiega Medici. «Non dimentichiamo che per i giovani lo sport e le occasioni sociali sono importantissimi». Se durante il lockdown dunque i reati comuni - furti, spaccio, guida senza patente - sono diminuiti «fortemente», l'estate ha segnato un picco «che ha compensato il calo primaverile».

Le cose sono migliorate con la riapertura delle scuole a settembre. E - sembrerebbe - anche grazie all'approccio "soft" adottato a Berna e Bellinzona: tra marzo e aprile le multe per assembramenti giovanili sono stimabili in alcune centinaia. «Solo quelle contestate» spiega Medici «sono state un'ottantina». Da settembre invece «abbiamo aperto solo quattro o cinque procedimenti nei confronti di minori».

Il motivo è che «durante lo stato di necessità gli assembramenti erano perseguibili con delle semplici contravvenzioni» illustra il magistrato. «Questo vale anche per i minorenni. Attualmente invece rientrano nella procedura ordinaria, per cui è necessario condurre il giovane in commissariato, interrogarlo davanti ai genitori e informare la Magistratura. La polizia ha adottato saggiamente la strategia di sensibilizzare e responsabilizzare, tranne casi particolari in cui si è incontrata maggiore resistenza o disobbedienza».

Per il resto, nella casistica dei reati al primo posto spiccano furti e danneggiamenti - come sempre - seguiti da infrazioni alla legge sugli stupefacenti e sulla circolazione stradale (guida senza patente in primis). Un aumento da segnalare è quello dei reati commessi sui social, dove bullismo, ingiurie e pornografia vietata sono cresciuti ancora. Un trend già registrato negli anni scorsi, ma «sicuramente accresciuto dal confinamento domestico». 

 

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