Cantone e Città hanno approvato i messaggi per il contributo finanziario alla realizzazione dello stabilimento. Ma è fondamentale la pianificazione dell’attuale sedime
BELLINZONA - Cento milioni di franchi dal Cantone. Venti milioni dalla Città di Bellinzona. Proprio oggi sono state approvate le richieste di credito per il contributo finanziario previsto per la realizzazione delle nuove Officine FFS in territorio di Castione-Arbedo. «Un passo necessario che abbiamo compiuto nei tempi che ci eravamo dati con le FFS, entro la fine di quest’anno si vuole firmare un contratto vincolante per la realizzazione» ha detto poco fa Claudio Zali, presidente del Consiglio di Stato, in un incontro con la stampa per la presentazione dei messaggi indirizzati ai relativi legislativi.
Verso la riqualifica - «Per giungere all’effettiva realizzazione di questo complesso progetto - ha sottolineato Mario Branda, sindaco di Bellinzona - la strada è però ancora lunga». Sì, perché lo spostamento dello stabilimento - come noto - prevede anche la riqualifica dell’attuale sedime a Bellinzona, che sarà in parte ceduto al Cantone e alla Città (si parla di quasi sessantamila metri quadri). «E soltanto una pianificazione condivisa dell’area potrà dare il via definitivo all’operazione» ha ricordato Zali.
I contenuti del comparto - Per il comparto in questione si parla in particolare della creazione di un parco tecnologico. «È previsto l’insediamento del Parco nazionale dell’innovazione e della sede centrale del Tecnopolo Ticino» ha spiegato il consigliere di Stato Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia. Ma saranno create anche strutture scolastiche, stabili amministrativi, cooperative d’abitazione intergenerazionale e residenze a pigione sostenibile, e un centro di quartiere con spazi aggregativi, culturali ed espositivi. «Si procederà con un mandato di studio in parallelo, la cui prima fase dovrebbe partire già nel corso del 2019» ha quindi spiegato Simone Gianini, capo Dicastero territorio e mobilità di Bellinzona.
Nessun licenziamento - Per quanto riguarda le nuove Officine FFS, Vitta lo ha nuovamente sottolineato: «Nello stabilimento lavoreranno circa 200-230 persone, ma non sono previsti licenziamenti». Già lo scorso dicembre, alla firma della lettera d’intenti da parte del Cantone, della Città e delle FFS, si parlava di fluttuazione naturale del personale. «L’auspicio è che questa iniezione di denaro pubblico possa dare una spinta al settore» ha detto ancora Vitta.