Boom di scuderie semi-abusive sul Piano di Magadino. I residenti: «Spuntano come funghi». E non sempre rispettano le regole
SEMENTINA - A Sementina ci hanno fatto il callo. «Di recente abbiamo intimato la demolizione a due scuderie - spiegano dal Municipio - i proprietari però hanno ancora tempo per fare ricorso». È la regola sul piano di Magadino: prima i cavalli, poi gli avvocati e alla fine (forse) le ruspe. Ma le ruspe arrivano di rado, i cavalli invece sono tantissimi nei maneggi più o meno abusivi sparsi nel territorio del Parco cantonale. A lanciare l'allarme sono alcuni residenti, stanchi di vedere «spuntare scuderie come funghi» in assenza dei dovuti permessi. Lo spazio non c'è. Tanto che in alcuni casi gli animali sono tenuti al pascolo sotto i cavi dell'alta tensione, davanti a una centrale elettrica (vedi foto) a loro danno, o nei pressi delle aree naturali protette, a danno dell'ambiente.
Il motivo? Affari. Le tariffe vanno da 600 a 2000 franchi al mese per tenere un cavallo a pensione nei maneggi del Piano. Un business da milioni di franchi l'anno che ha spinto decine di agricoltori e possidenti a “darsi all'ippica”. Secondo i dati del Cantone, all'interno del Parco sono 8 le scuderie iscritte alla Federazione ticinese sport equestri; a queste si aggiungono 9 aziende agricole e 11 "privati" con «piccole strutture» dove i cavalli «si presume siano tenuti solo a scopo di hobby». Difficile crederlo, a giudicare dalle dimensioni. Stalle, recinzioni, percorsi a ostacoli occupano in tutto 50 acri di terreno agricolo sul Piano.
In generale «il problema ha dei numeri significativi» ammette Paolo Poggiati della Sezione Sviluppo Territoriale del Dipartimento del Territorio. «I Comuni dovrebbero essere i primi attori a dover controllare» continua Poggiati, che assicura: «Il tema sarà affrontato con maggiore attenzione a partire dal 2017, con la costituzione dell'Ente del Parco del Piano». Per il giro di vite e - chissà - le ruspe, c'è ancora tempo.