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PREONZO

"Attendiamo la frana per le prossime ore"

Conto alla rovescia al Valegion. Roland David: "Le premesse ci sono tutte"
Foto FVR Franjo M.
"Attendiamo la frana per le prossime ore"
Conto alla rovescia al Valegion. Roland David: "Le premesse ci sono tutte"
PREONZO - È iniziato il conto alla rovescia per il Valegion di Preonzo. Lo spostamento della massa continua la sua accelerazione al punto da essere in qualche modo visibile anche a occhio nudo. Sono sempre di più infatti i detri...

PREONZO - È iniziato il conto alla rovescia per il Valegion di Preonzo. Lo spostamento della massa continua la sua accelerazione al punto da essere in qualche modo visibile anche a occhio nudo. Sono sempre di più infatti i detriti che continuano a cadere verso valle.

La frana ormai si attende per le prossime ore, come ci conferma il capo della Sezione forestale cantonale Roland David: "L'impressione è che un franamento consistente stia per avvenire. Definire esattamente quando e in che quantità è difficile da dire, ma le premesse affinché avvenga nelle prossime ore ci sono tutte".

Movimento, quello della massa della montagna, evidente anche ai "non addetti ai lavori": "Ad occhio nudo si vede solo cadere del materiale. Ci sono sempre più sassi che si staccano, si vede che il movimento ha una bella dinamica. L'accelerazione è costante, aumenta continuamente. Stiamo aspettando che la frana venga giù. D'altra parte è un fenomeno che doveva accadere, era noto da tempo ", prosegue il capo della forestale.

Zona messa in sicurezza, ma il rischio è che la camera di contenimento non sia sufficiente: "La zona è stata messa in sicurezza, adesso ci possiamo occupare del "paziente" senza dover preoccuparci dell'incolumità della gente – conclude David -. Abbiamo lasciato lavorare le persone il più possibile, ma ora la zona è stata evacuata e l'area è sbarrata. Chiaramente la camera di contenimento ha una capacità di 60/70mila metri cubi, ma non è stata costruita per contenere la frana, ma per contenere il flusso di detriti che si possono verificare in seguito a grossi temporali. È chiaro che se arriva un evento di 200mila metri cubi le camere non sono sufficienti. La zona industriale è in zona rossa non per niente".

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