Marisa Donati: ' dov'è mio figlio?'

"In particolare - scrive oggi il CdT - la donna, che rimane comunque in uno stato confusionale assai marcato, chiede spesso del figlio Riccardo, ovviamente ancora ignara del fatto che sia proprio lui ad essere ritenuto dagli inquirenti l’autore della brutale aggressione".
Un'aggressione tanto brutale che la 64. enne era stata rinvenuta quella mattina sull’argine del fiume in stato di incoscienza e col volto ricoperto di sangue.
Dal canto suo il dottor Riccardo Donati dal carcere della Stampa dove è attualmente rinchiuso (il medico era stato fermato dalla polizia la sera stessa dell’aggressione e in un primo tempo segregato in una camera piantonata del Civico) continua a professare la sua innocenza e estraneità ai fatti.
Intanto - scrive sempre il CdT - Donati rischia la sospensione cautelativa dall’esercizio della professione. «Stiamo valutando questa eventualità, non escludo venga attuata a giorni; una decisione sarà presa in ogni caso prima di un’eventuale scarcerazione» ha dichiarato al quotidiano luganese il medico cantonale Ignazio Cassis. L’ultima parola spetta a Patrizia Pesenti, capo del Dipartimento socialità e sanità (Dss).




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