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Controlli doganali, tra padroncini e nuove tecnologie: «Quali strumenti per il Ticino?»

L'interpellanza di Piero Marchesi al Consiglio federale
Archivio Ti Press
Fonte Interpellanza Marchesi
Controlli doganali, tra padroncini e nuove tecnologie: «Quali strumenti per il Ticino?»
L'interpellanza di Piero Marchesi al Consiglio federale

BERNA - Il tema dei controlli doganali e della sicurezza transfrontaliera torna al centro del dibattito politico. Con l’Interpellanza, il consigliere nazionale Piero Marchesi (UDC) pone l’accento sulle criticità esistenti e sulle possibili soluzioni offerte dall’innovazione tecnologica.

Secondo il testo parlamentare, malgrado il malcontento locale sia diffuso, va riconosciuto «l’importante lavoro svolto quotidianamente dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), nonostante risorse limitate». I risultati ottenuti negli ultimi tempi, in particolare nel Mendrisiotto, confermano l’efficacia dell’azione dell’UDSC: «Sequestri significativi di stupefacenti, numerosi interventi su veicoli irregolari, ricerche di persone segnalate e il contrasto ad attività abusive».

Accanto a questo impegno, tuttavia, il Ticino deve confrontarsi con problemi strutturali sul fronte economico. Tra questi, la presenza di «padroncini e operatori economici provenienti dall’Italia, che entrano quotidianamente sul nostro territorio per fornire prestazioni in condizioni difficilmente controllabili». Una situazione che, sottolinea l’interpellanza, «penalizza le PMI e gli artigiani ticinesi», esposti a una «concorrenza spesso sleale» difficile da monitorare con gli strumenti attuali.

Da qui l’attenzione alle tecnologie digitali. Considerato che «i valichi di confine sono dotati di sistemi di videosorveglianza», l’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe cambiare le regole del gioco. L’interpellanza propone dunque una «lettura automatizzata delle targhe dei veicoli commerciali e il loro incrocio con le autorizzazioni e gli annunci obbligatori dei padroncini», consentendo controlli più mirati ed efficaci, senza necessariamente aumentare il personale.

Le domande inoltrate al Consiglio federale:
1. Quanti controlli sui padroncini e sui veicoli commerciali esteri vengono effettuati annualmente in Ticino dall’UDSC, anche in collaborazione con le polizie cantonali?
2. Quante irregolarità sono state riscontrate negli ultimi anni, in termini assoluti e in percentuale rispetto ai controlli effettuati?
3. Quali sono i principali limiti operativi o giuridici che ostacolano un controllo più efficace di queste attività?
4. A che punto è l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi di controllo doganale, in particolare per i controlli commerciali e sui padroncini?
5. Quali misure concrete intende adottare il Consiglio federale per rafforzare la lotta alla concorrenza sleale transfrontaliera, a tutela delle imprese ticinesi?

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