Inferiore alle previsioni iniziali, ma si parla comunque di 0,6 miliardi di buco
Il deficit della Confederazione rivisto al rialzo alle previsioni di settembre, ma sempre più basso degli 800 milioni preventivati.
Il disavanzo del bilancio federale dovrebbe risultare, nell’anno in corso, inferiore a quanto previsto.
In particolare, grazie a entrate fiscali più elevate, la Confederazione stima nella sua proiezione di settembre un disavanzo finanziario di 600 milioni di franchi invece di 800 milioni.
Rispetto alla prima stima di giugno, il disavanzo previsto risulta superiore di 0,4 miliardi, come ha comunicato mercoledì l’Amministrazione federale delle finanze (AFF). La leggera revisione al ribasso è dovuta al fatto che le entrate vengono ora stimate più basse, come precisa la Confederazione. Tuttavia, il freno all’indebitamento continua a essere rispettato.
L’Amministrazione delle finanze sottolinea però che la proiezione rappresenta una stima e deve quindi essere interpretata con cautela. Già a giugno il Consiglio federale aveva dichiarato che il miglioramento a breve termine non cambia il fatto che, a partire dal 2027, si prevedono disavanzi di diversi miliardi, qualora il pacchetto di risparmio federale non venisse attuato. Le maggiori entrate fiscali sono già state considerate nell’elaborazione del pacchetto di risanamento 27.
I dazi aggiuntivi statunitensi, invece, non dovrebbero ancora avere effetti significativi sul bilancio federale corrente. A seconda dell’impatto sull’andamento congiunturale, tali dazi dovrebbero influire sull’imposta sul valore aggiunto a partire dal 2026, secondo l’AFF. Ulteriori effetti sulle entrate sono attesi con un ritardo temporale più lungo.
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