Immagini false e porno deepfake: una mozione cerca soluzioni

La mozione firmata da Fabio Regazzi chiede di adottare strategie precise per arginare il fenomeno
BERNA - La Svizzera ha bisogno una strategia contro l’uso abusivo delle immagini, accordando particolare attenzione alla protezione dei bambini e dei giovani. Lo chiede una mozione del "senatore" Fabio Regazzi (Centro/Ti) adottata oggi anche dal Consiglio nazionale per 106 voti a 88, ma con alcune precisazioni, Il dossier ritorna alla Camera dei cantoni.
Stando al ticinese, attualmente si fa tropo poco contro contro la produzione e l’utilizzo di immagini false (deepfake), specie a sfondo pedoponografico, il tutto facilitato dall'intelligenza artificiale.
Le false foto di nudo o i video porno deepfake sono utilizzati per estorcere denaro o vere immagini sessualmente esplicite, stando al ticinese, secondo cui le vittime sono spesso anche minorenni. Per questo è necessario elaborare un approccio globale per la protezione dalle massicce violazioni della personalità e dalla violenza pedocriminale in rete tramite immagini manipolate. Al momento, infatti, la ciberstrategia nazionale non tratta né il problema delle immagini manipolate, che sta diventando un fenomeno di massa, né la ciberpedocriminalità.




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