Il Consigliere nazionale chiede di verificare la relazione tra l'aumento di episodi d'odio contro gli ebrei e l'immigrazione islamica.
BERNA - In Svizzera gli episodi di antisemitismo «hanno raggiunto un livello senza precedenti». Almeno stando al rapporto annuale 2024 sull'antisemitismo della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) e della Fondazione contro il razzismo e l'antisemitismo (GRA). «Una fotografia allarmante», per il consigliere nazionale leghista, Lorenzo Quadri.
Quest'ultimo, tuttavia, respinge le accuse di una Svizzera antisemita. Piuttosto, in un postulato rivolto all'indirizzo del Consiglio federale, tenta di costruire una relazione tra l'aumento degli episodi d'odio verso gli ebrei e l'aumento dell'immigrazione islamica.
Prendendo spunto da qualche episodio isolato e dall'inchiesta dell’IFOP che rileva nelle scuole l’ostilità dei giovani musulmani nei confronti dei compagni ebrei, chiede un approfondimento sul nesso tra l’immigrazione massiccia di persone di religione islamica e la preoccupante impennata dell’antisemitismo in Svizzera, dopo l’aggressione terroristica di Hamas ai danni di Israele.
Da qui la richiesta al CF di «allestire un rapporto sulla correlazione tra l’impennata dell’antisemitismo in Svizzera da un lato, e l’immigrazione ed il “caos asilo” dall’altro».