Regolamento sanitario internazionale: «La Svizzera eserciti il diritto di opting out»

Il contenuto di una mozione inoltrata a Berna dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri.
BERNA - Lo scorso 13 novembre, il Consiglio federale ha annunciato l’apertura di una consultazione sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (RSI). Una decisione che non è piaciuta a tutti.
«Si tratta, ancora una volta, di adeguarsi a regole stabilite da organizzazioni sovranazionali: nel caso concreto l’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, che è poi un’agenzia dell’ONU», scrive il consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega).
Attraverso una mozione inoltrata oggi a Berna il deputato ticinese intende chiedere al Consiglio federale che «la Svizzera non si adegui agli emendamenti del RSI e che il CF eserciti il diritto di opting out. Ipotesi che tuttavia la comunicazione ufficiale dell’esecutivo nemmeno cita».
Secondo Quadri, le nuove regole sono «vincolanti e potenzialmente gravide di conseguenze. Non si tratta quindi di semplici tecnicismi».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!