Cerca e trova immobili

SVIZZERASi voterà sulla legge per la promozione energie rinnovabili

26.01.24 - 14:36
Le firme per il referendum erano state lo scorso 18 gennaio.
Deposit Photos
Fonte Ats
Si voterà sulla legge per la promozione energie rinnovabili
Le firme per il referendum erano state lo scorso 18 gennaio.

BERNA - È ufficiale: si andrà a votare sulla legge federale per un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Delle 63'488 firme consegnate alla Cancelleria federale, 63'277 sono risultate valide, stando a una nota odierna della Cancelleria federale.

Le adesioni sono state consegnate lo scorso 18 di gennaio dalla Fondazione Franz Weber (FFW), la stessa all'origine dell'iniziativa per limitare le case secondarie. Il referendum è stato inizialmente lanciato da una piccola alleanza, a cui si sono poi uniti la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio e la FFW.

I promotori del referendum criticano il fatto che la legge sia stata approvata in fretta e furia, spingendosi troppo in là. A detta dei promotori del referendum, non ha infatti senso disboscare le foreste per le turbine eoliche, deturpare i paesaggi alpini con i pannelli solari e allagare i biotopi per l'energia idroelettrica in nome del clima.

Il Parlamento ha chiaramente approvato il disegno di legge durante la scorsa sessione autunnale. La votazione è prevista entro la fine dell'anno.

La legge - Uno degli obiettivi della Legge è rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento durante la stagione invernale: entro il 2040 bisognerà aumentare la produzione di corrente da rinnovabili di almeno 6 Terawattora (TWh). Di questi, almeno due TWh dovranno essere disponibili in modo affidabile (leggi: idroelettrico).

Più in generale, 35 TWh di elettricità dovranno essere prodotti nel 2035 utilizzando energie rinnovabili e 45 TWh nel 2050. Le esigenze per l'idroelettrico sono fissate a 37,9 TWh e 39,2 TWh.

Per riuscirci il Parlamento ha deciso che i grandi impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e di pompaggio-turbinaggio potranno essere costruiti più facilmente. Essendo ora dichiarati di interesse nazionale, avranno, a determinate condizioni, la priorità sulla tutela della natura e del paesaggio. Non potranno tuttavia essere realizzate nuove infrastrutture nei biotopi di importanza nazionale o nelle riserve di uccelli acquatici e migratori, a eccezione dei nuovi margini proglaciali e delle pianure alluvionali alpine.

Come noto, sono previsti anche una quindicina di progetti di centrali idroelettriche, peraltro già definiti da una tavola rotonda. Fra di loro figura l'innalzamento della diga del Lago del Sambuco in Valmaggia con l'annesso l'ampliamento della centrale di Peccia. Durante le discussioni il Parlamento ha anche aggiunto l'impianto Chlus, in Prettigovia (GR).

Dopo lunghe discussioni, il parlamento ha deciso che non ci saranno obblighi circa l'installazione di pannelli solari sopra i posteggi, né sui tetti delle case o sulle facciate. Circa i deflussi minimi, le Camere hanno stabilito che l'allentamento delle prescrizioni in materia di deflusso residuale per le centrali idroelettriche vale solo in caso di penuria.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE