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CAMERE FEDERALIIl diritto di filiazione va messo in pari con i tempi

16.03.23 - 16:36
Dopo gli Stati, anche il Nazionale ha incaricato il Governo di adeguare le basi legali con il periodo storico in cui viviamo.
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Fonte ats
Il diritto di filiazione va messo in pari con i tempi
Dopo gli Stati, anche il Nazionale ha incaricato il Governo di adeguare le basi legali con il periodo storico in cui viviamo.

BERNA - Il diritto della filiazione deve essere rimesso a nuovo. Imitando quanto fatto dagli Stati lo scorso settembre, il Consiglio nazionale oggi ha detto sì per 103 voti a 74 (quattro astenuti) a una mozione del "senatore" Andrea Caroni (PLR/AR), che incarica il Governo di delineare basi legali al passo con i tempi.

L'appenzellese ritiene che in diversi punti la legge in materia non soddisfi più le esigenze attuali. Nel suo atto, fa esplicitamente riferimento all'impugnazione della presunzione di paternità, al disciplinamento della donazione privata di spermatozoi e al diritto a conoscere la propria filiazione.

«L'interesse del bambino va posto al centro», ha affermato il relatore commissionale Nicolas Walder (Verdi/GE). Stando al deputato ecologista, «il diritto vigente si basa su un'immagine del passato, ormai vetusta».

D'accordo con i contenuti della mozione anche l'esecutivo. «Tutti devono poter apprendere le proprie origini e ciò va disciplinato nella legge», ha detto la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.

A opporsi era invece una minoranza formata dall'UDC. «Si parla di dare una rispolverata al diritto alla filiazione, ma non c'è bisogno di aggiornare niente, visto il recente "sì" in votazione popolare al "Matrimonio per tutti"», è stato uno degli argomenti sollevati, senza successo, da Yves Nidegger (UDC/GE) per motivare l'avversione del proprio partito alla mozione.

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