Cerca e trova immobili

SVIZZERAAumento dei prezzi della Posta. Lorenzo Quadri chiede venga messo un freno

13.03.23 - 18:16
In un'interpellanza al Consiglio federale, il consigliere nazionale scrive che si tratterebbe «del secondo aumento tariffale in due anni»
Depositphotos (photogearch)
Aumento dei prezzi della Posta. Lorenzo Quadri chiede venga messo un freno
In un'interpellanza al Consiglio federale, il consigliere nazionale scrive che si tratterebbe «del secondo aumento tariffale in due anni»

BERNA - A pochi giorni dalla pubblicazione del bilancio - in negativo - della Posta svizzera e dall'ammissione, da parte dei vertici, di un possibile aumento dei prezzi già a partire dal 2024, il consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri chiede se il Consiglio Federale intende mettere un freno all'iniziativa del Gigante giallo.

Lo fa con un'interpellanza, precisando che «la prospettiva ha suscitato una levata di scudi sia da parte dell’associazione consumatori che dagli ambienti economici. Questi ultimi hanno fatto notare che esistono vari servizi concorrenziali alla Posta, la quale potrebbe quindi perdere parte della clientela commerciale, che genera oltre l’80% dei ricavi».

E, a sostegno della sua preoccupazione, riporta anche la posizione dell'Unione svizzera arti e mestieri (Usam): «la strategia espansionistica della Posta porta all’acquisizione di aziende che non hanno a che vedere con il mandato di servizio pubblico del Gigante Giallo, e le cui spese verrebbero ora riversate sulla clientela».

«I cittadini, per contro, da anni devono fare fronte a una progressiva chiusura di uffici postali e a una sistematica riduzione dei servizi "fisici" offerti, con il chiaro intento di dirottare il più possibile la clientela sul digitale. E in più si ritroverebbero a fronteggiare il secondo aumento tariffale nel giro di due anni, oltretutto in periodo di aumento generalizzato dei prezzi con conseguente erosione del reddito disponibile. Quindi sempre meno servizi e sempre più cari».

Ecco le domande dell'interpellanza:

1. Qual è la posizione del CF, essendo la Confederazione proprietaria al 100% della Posta, in merito al prospettato aumento tariffale, in considerazione anche del fatto che quello precedente risale solo allo scorso anno?

2. È intenzione del CF prendere posizione all’indirizzo del CdA della Posta contro l’ipotizzato aumento dei prezzi? Se no, perché?

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

ZioG. 1 anno fa su tio
Che i politici pensino a far abbassare le spese pubbliche come le tasse, in secondo luogo quelle sulla sanitá come le cassa malati (che dovrebbero essere statali)
NOTIZIE PIÙ LETTE