Cerca e trova immobili
ARGOVIA

Martina Bircher rinuncia alla candidatura per la presidenza UDC

Tra le motivazioni della consigliera nazionale anche la situazione familiare
Keystone
Fonte ats
Martina Bircher rinuncia alla candidatura per la presidenza UDC
Tra le motivazioni della consigliera nazionale anche la situazione familiare
AARAU - La consigliera nazionale argoviese 36enne Martina Bircher rinuncia a candidarsi per la presidenza dell'UDC. Secondo informazioni delle testate di CH Media, Bircher giustifica tale decisione con la sua situazione familiare. La deputata ha un f...

AARAU - La consigliera nazionale argoviese 36enne Martina Bircher rinuncia a candidarsi per la presidenza dell'UDC. Secondo informazioni delle testate di CH Media, Bircher giustifica tale decisione con la sua situazione familiare. La deputata ha un figlio di due anni.

Bircher ha confermato oggi a Keystone-ATS di aver informato la commissione cerca del suo rifiuto per motivi familiari quasi quattro settimane fa.

Oltre alla sua situazione familiare, ha un ruolo importante anche il fatto che sieda in Consiglio nazionale solo da sette mesi e che abbia ancora poca esperienza, scrivono i giornali del gruppo CH Media. La commissione cerca ha preso atto con rammarico del rifiuto. Avrebbe voluto presentare anche una donna al comitato direttivo del partito come potenziale successore di Albert Rösti.

All'assemblea dei delegati dell'UDC del 22 agosto a Brugg (AG) restano in corsa due candidati alla presidenza: il consigliere nazionale e presidente della sezione argoviese Andreas Glarner e il consigliere nazionale zurighese Alfred Heer.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE