Swiss Steel conferma i tagli

Nonostante gli aiuti governativi, l'acciaieria dovrà proseguire nelle misure di risparmio. I licenziamenti saranno 50 e non 80
Nonostante gli aiuti d'emergenza promessi dal Parlamento, Swiss Steel è decisa a procedere con un ridimensionamento che porterà al taglio di 130 posti di lavoro presso la Steeltec, il sito produttivo di Emmenbrücke. I licenziamenti saranno però meno dic quelli inizialmente previsti.
Nella serata di oggi è stato terminato il processo di consultazione, che non vede dunque modifiche rispetto a quanto prospettato qualche tempo fa, che aveva spinto la politica a intervenire a supporto dell'acciaieria. In merito, Swiss Steel accoglierebbe di buon grado l'idea, prese in considerazione dal Nazionale, di consentire una riduzione temporanea delle tariffe di rete per l'industria dell'acciaio e dell'alluminio.
I licenziamenti dovrebbero essere al massimo 50 e non più 80 come detto in precedenza. Le misure avverranno nel 2025. Il dialogo, definito costruttivo, con il comitato del personale e le parti sociali avrebbe permesso di ridurre il numero di esuberi necessari. Verrà applicato l'attuale piano sociale.




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