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SVIZZERA

I prezzi dell'elettricità possono essere anche negativi

È successo per la prima volta lo scorso 12 maggio.
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Fonte ats
I prezzi dell'elettricità possono essere anche negativi
È successo per la prima volta lo scorso 12 maggio.
FRIBURGO - L'elettricità può avere anche un prezzo negativo: domenica 12 maggio a mezzogiorno la corrente è stata venduta sul mercato svizzero a un prezzo di -144 franchi al megawattora (MWh) intorno a mezzogiorno, rivela oggi La Liberté. Non son...

FRIBURGO - L'elettricità può avere anche un prezzo negativo: domenica 12 maggio a mezzogiorno la corrente è stata venduta sul mercato svizzero a un prezzo di -144 franchi al megawattora (MWh) intorno a mezzogiorno, rivela oggi La Liberté. Non sono escluse ricadute positive per i consumatori.

«Prezzi orari negativi sono stati registrati per la prima volta il 23 e 24 marzo, poi il 31 marzo e il 1° aprile», conferma Nadine Brauchli, dirigente presso l'Associazione delle aziende elettriche svizzere (AES), in dichiarazioni raccolte dal quotidiano friburghese.

«Queste tariffe si applicano tipicamente quando il consumo di elettricità è basso e la produzione alta», aggiunge l'esperta. Cioè in generale nei giorni festivi. Il fenomeno si è già verificato anche in anni precedenti.

A differenza dei valori orari, il costo medio giornaliero è stato finora negativo nel 2024, ma può essere basso nei giorni in cui i prezzi orari sono sotto lo zero. Secondo l'AES, i prezzi del mercato spot in Svizzera sono stati in media di 69,80 euro/MWh dal 1° gennaio al 22 maggio, molto vicini al prezzo in Germania di 65,20 euro/MWh.

La situazione sui mercati energetici europei si è allentata rispetto al 2022, quando molte centrali nucleari francesi erano in fase di revisione. Attualmente gli impianti dell'esagono producono al loro ritmo di crociera e lo stesso fanno i parchi eolici e solari di altre nazioni confinanti con la Svizzera.

«I paesi europei importano più gas liquido e il semestre invernale 2023-2024 è stato molto mite e piovoso», aggiunge Brauchli. «Inoltre negli ultimi anni in Svizzera sono stati installati più pannelli fotovoltaici». La sovrabbondanza di primavera non deve però ingannare: la Confederazione ha ancora un deficit strutturale di produzione durante l'inverno.

Quanto sta succedendo potrebbe comunque essere una buona notizia per gli utenti finali, chiamati a pagare le bollette. «La maggior parte degli operatori acquista l'elettricità per la propria fornitura di base sul mercato», spiega la specialista. «Quando il prezzo di mercato scende, a causa dei prezzi orari negativi, anche i costi di approvvigionamento dei fornitori di base diminuiscono e, di conseguenza, calano le tariffe elettriche per i clienti». Secondo l'AES è però impossibile dire quando si verificheranno le riduzioni di prezzo, poiché sono troppe le variabili aleatorie in gioco.

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