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Domani si dorme un'ora in più

Le lancette degli orologi dovranno essere spostate all'indietro di un'ora (dalle 03:00 alle 02:00) questa notte
Depositphotos (NatashaFedorova)
Fonte Ats ans
Domani si dorme un'ora in più
Le lancette degli orologi dovranno essere spostate all'indietro di un'ora (dalle 03:00 alle 02:00) questa notte

BERNA - Domani si ritorna all'ora solare. Le lancette degli orologi dovranno essere spostate all'indietro di un'ora (dalle 03:00 alle 02:00) questa notte. Nel 2026, l'ora legale durerà dal 29 marzo al 25 ottobre, dall'ultima domenica in marzo all'ultima domenica in ottobre.

Lo ha ricordato in settimana una nota governativa.

La maggior parte degli orologi delle stazioni ferroviarie, dei campanili, delle scuole e dei semafori cambiano automaticamente, così come la maggior parte dei telefoni cellulari, dei computer e degli altri dispositivi connessi. Dal 1996, tutti i Paesi dell'UE e la Svizzera spostano contemporaneamente gli orologi di un'ora in avanti l'ultima domenica di marzo e di un'ora indietro l'ultima domenica di ottobre.

L'abolizione del cambio stagionale dell'ora è da anni fonte di discussioni politiche a livello europeo, anche se nulla di concreto è stato deciso. I critici di questa abitudine parlano in particolare di effetti negativi sulla salute.

Il 20 di ottobre scorso, per esempio, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato pubblicamente che "cambiare l'ora due volte all'anno non ha più senso". Se si considerano i sondaggi che coinvolgono spagnoli e europei, la maggioranza è contraria al cambio di orario, aveva aggiunto il primo ministro iberico in un video pubblicato sulle reti sociali.

L'introduzione dell'ora legale affonda le sue radici nel tempo. Bisogna addirittura risalire alla fine del XVIII secolo, più precisamente al 1784 quando il tipografo, politico e inventore - del parafulmine in particolare - Benjamin Franklin pubblicò la sua proposta sul quotidiano francese "Journal de Paris".

Le riflessioni di Franklin si basavano sulla volontà di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo (nel 1907), l'idea venne ripresa dal britannico William Willet, che elaborò un sistema complesso. L'idea trovò seguaci: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Diversi Paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra (il primo conflitto mondiale era scoppiato nel 1914) il risparmio energetico era una priorità.

La maggioranza dei Paesi europei imitò il sistema a partire dal 1973, in seguito allo choc petrolifero. In Svizzera la sua prima applicazione risale al 1981.

Secondo uno studio risalente al 2023 del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca, grazie al passaggio all'ora legale si risparmia corrente. L'orario estivo fa sì che gli impiegati lascino i loro uffici un'ora prima del solito e, dato che i condizionatori devono funzionare con maggiore intensità nel tardo pomeriggio, è possibile risparmiare energia elettrica disattivandoli o, perlomeno, impostandoli in modo che la loro azione raffreddatrice sia di intensità minore.

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