In 200 in piazza contro l'aggressione agli armeni del Nagorno-Karabakh

I manifestanti hanno chiesto alla Svizzera di agire.
I manifestanti hanno chiesto alla Svizzera di agire.
BERNA - Quasi 200 persone si sono riunite nella Piazza della cattedrale a Berna nel primo pomeriggio odierno per chiedere di fermare l'aggressione azera nel Nagorno-Karabakh. I manifestanti chiedono alla Svizzera di intervenire per proteggere gli armeni del Karabakh.
La manifestazione è stata organizzata dall'Associazione Svizzero-Armenia, dall'Union Arménienne de Suisse, dall'Associazione armena di Zurigo, dalla Christian Solidarity International (CSI) e dalla Società per i popoli minacciati. Molti dei partecipanti avevano con loro bandiere armene, ha constatato sul posto un reporter di Keystone-ATS.
La regione del Nagorno-Karabakh, nel Caucaso meridionale, è popolata in maggioranza da armeni ma fa parte dell'Azerbaigian. La regione è collegata all'Armenia attraverso il cosiddetto corridoio di Lachin. Da diversi mesi, l'unica strada di questo corridoio è bloccata e non è possibile consegnare al Nagorno-Karabakh cibo e altri aiuti. I 120'000 armeni del Karabakh rischiano di morire di fame, temono gli organizzatori della manifestazione.
Martedì scorso, l'Azerbaigian ha iniziato un'operazione militare per conquistare la regione. Dopo un solo giorno, gli armeni del Karabakh si sono arresi. È stato concordato un cessate il fuoco. L'Armenia si è preparata a una possibile evacuazione dei suoi connazionali dal Nagorno-Karabakh se la situazione dovesse peggiorare.








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