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CONSIGLIO NAZIONALE“Pirati della strada”, saranno pene esemplari (con delle eccezioni possibili)

01.03.23 - 09:10
La Legge sulla circolazione sarà modificata, ecco le novità emerse in Parlamento
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Fonte ats
“Pirati della strada”, saranno pene esemplari (con delle eccezioni possibili)
La Legge sulla circolazione sarà modificata, ecco le novità emerse in Parlamento

BERNA - La modifica della Legge federale sulla circolazione stradale è pronta per le votazioni finali. Oggi il Consiglio nazionale, adeguandosi agli Stati, ha fatto parziale dietrofront circa le punizioni inflitte ai cosiddetti "pirati della strada", le cui pene debbono rimanere dissuasive e non vanno quindi eccessivamente edulcorate come deciso in precedenza dalle Camere.

Concretamente, il Parlamento ha accettato di mantenere la pena minima di un anno di detenzione per i reati di pirateria stradale. La legge consentirà al giudice di infliggere una pena inferiore qualora non vi siano iscrizioni nel casellario giudiziale a causa di violazioni delle norme della circolazione o qualora il superamento della velocità massima sia stato commesso per motivi "onorevoli", per esempio in caso di urgenza (per esempio il trasporto di una donna con le doglie all'ospedale).

Oltre a ciò, analogamente a quanto avviene oggi, i reati di pirateria dovranno essere puniti con una revoca della licenza di almeno 24 mesi (e non solo 12 mesi come deciso dalle camere in precedenza). La durata minima della revoca potrà essere ridotta, di 12 mesi al massimo, nei casi in cui la pena detentiva minima sia stata anch'essa ridotta (per esempio se il soggetto in questione non ha commesso gravi infrazioni stradali in precedenza).

Una riforma con aspetti positivi
In un primo momento, le Camere avevano optato per una soluzione più favorevole agli automobilisti (stralcio della pena minima di un anno per infrazioni gravi, per esempio), suscitando però l'opposizione di alcuni ambienti. In particolare, l'associazione delle vittime degli incidenti della circolazione, Roadcross, aveva minacciato il referendum.

Oggi in aula, il consigliere federale Albert Rösti - per la prima volta al Nazionale in veste di "ministro" dopo la sua elezione nel dicembre scorso - si è detto contento del compromesso raggiunto e del fatto che Roadcross abbia deciso di non lanciare il referendum qualora il Parlamento avesse corretto il tiro. Rimodulando questi aspetti della legge sarà infatti possibile continuare a reprimere i reati di pirateria con la dovuta intransigenza, consentendo però nel contempo di conseguire lo scopo iniziale della revisione della legge sulla circolazione stradale, ossia conferire ai giudici un maggior margine di apprezzamento nello stabilire la punizione, ha spiegato Rösti.

Sarebbe un peccato, ha poi sottolineato, mandare al macero una revisione legislativa che include anche parecchi aspetti positivi, legati per esempio all'uso di auto elettriche e altri progressi tecnologici, o anche per chi lavora nei servizi di urgenza e per chi commette infrazioni gravi per la prima volta.

Le novità
Nel corso dei dibattiti, cominciati nella primavera del 2022, il Parlamento ha deciso di stralciare il divieto di gare automobilistiche in circuito. Il parlamento crede che un simile divieto - introdotto nel 1955 dopo il grave incidente di Le Mans (F) costato la vita ad oltre 80 persone - non sia più attuale, dal momento che, rispetto al passato, sia le vetture che la sicurezza dei circuiti hanno fatto passi da gigante a livello sia di sicurezza che di consumi.

I due rami del Parlamento hanno poi stabilito di non voler obbligare i giovani sotto i 16 anni ad indossare il casco. Il motivo? Un simile divieto sarebbe difficile da far rispettare, non solo ai diretti interessati, ma anche agli agenti di polizia: difficilmente un ragazzino circola in bici con i documenti di identità addosso, indispensabili per verbalizzare un'eventuale infrazione.

Guida autonoma
Il Parlamento vuole inoltre consentire in futuro il ricorso a veicoli automatizzati. Simili mezzi possono incrementare, secondo i deputati, la sicurezza stradale, fluidificare il traffico e ridurre le emissioni ambientali, aprendo nuove opportunità per l'economia e i servizi di trasporto.

Il Consiglio federale potrà stabilire in che misura i conducenti saranno dispensati dai loro obblighi e a quali condizioni potranno essere immatricolati i veicoli autonomi privi di pilota. L'Ufficio federale delle strade (USTRA) avrà inoltre la facoltà di autorizzare e finanziare sperimentazioni con tali veicoli.

Auto e ambiente
Il progetto approvato dal Parlamento prevede inoltre la riduzione delle emissioni di gas serra: grazie a modifiche concernenti la lunghezza e il peso massimo dei veicoli si potranno promuovere nuove tecnologie ecologiche.

Spesso infatti i veicoli dotati di tecnologie rispettose dell'ambiente sono più lunghi o più pesanti di quelli tradizionali, a causa per esempio della batteria o di cabine di guida aerodinamiche

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