Cerca e trova immobili
NEUCHÂTEL

Muore a 35 anni l'orso bruno Haydibay

L'animale viveva allo zoo di La Chaux-de-Fonds ormai da 29 anni.
MUZOO
Haydibay
Fonte Ats
Muore a 35 anni l'orso bruno Haydibay
L'animale viveva allo zoo di La Chaux-de-Fonds ormai da 29 anni.
L'orso, la cui salute era ormai deteriorata, aveva raggiunto un'età molto avanzata per la sua specie.
LA CHAUX-DE-FONDS - Haydibay, l'orso bruno dello zoo di La Chaux-de-Fonds (NE), è morto all'età di 35 anni, quasi 29 anni dopo il suo arrivo nel parco neocastellano. L'animale non sarà rimpiazzato, la struttura ha confermato di r...

LA CHAUX-DE-FONDS - Haydibay, l'orso bruno dello zoo di La Chaux-de-Fonds (NE), è morto all'età di 35 anni, quasi 29 anni dopo il suo arrivo nel parco neocastellano. L'animale non sarà rimpiazzato, la struttura ha confermato di rinunciare a detenere tale specie.

Negli ultimi mesi la salute di Haydibay si è costantemente deteriorata e i veterinari sono stati obbligati a sopprimerlo, ha indicato oggi MUZOO. L'animale ha comunque raggiunto un'età invidiabile, considerando che in natura la speranza di vita di un orso bruno è di 22 anni.

La morte dell'orso bruno arriva sei anni dopo la dipartita della sua compagna Leila. Nato in Turchia da un'orsa selvatica, Haydibay è stato catturato quando aveva pochi mesi. Ha evitato un destino da orso danzante grazie all'intervento di una cittadina britannica residente sul posto. L'orso è rimasto nel giardino della britannica fino al trasferimento in Svizzera, al Tierkpark di Berna. Nel 1993 poi un ulteriore trasferimento, verso lo zoo di La Chaux-de-Fonds.
 
 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE