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ITALIA/SVIZZERACadavere del cavalcavia: forse un vallesano

05.10.21 - 15:14
Il 75enne era scomparso a giugno da un ospedale alle porte di Milano. Era in stato confusionale
keystone
Il casello di Melegnano, alle porte di Milano
Il casello di Melegnano, alle porte di Milano
Fonte ATS
Cadavere del cavalcavia: forse un vallesano
Il 75enne era scomparso a giugno da un ospedale alle porte di Milano. Era in stato confusionale

MILANO - Un scheletro rinvenuto ieri nella vegetazione al bordo di una strada poco a sud di Milano potrebbe essere quello di un vallesano di 75 anni scomparso in giugno: non è ancora stato identificato formalmente ma è quanto risulta dai documenti trovati nella borsa accanto a lui.

La polizia cantonale vallesana ha confermato oggi all'agenzia di notizie Keystone-ATS che i documenti d'identità corrispondono a quelli di un pensionato di Fully, che prima della scomparsa, alla fine dello scorso mese di giugno, aveva detto di voler andare nella vicina Val de Bagnes. «Bisogna però rimanere cauti, poiché tutto ciò non equivale a un'identificazione formale», che è attualmente in corso, ha sottolineato la fonte.

Il cadavere in avanzato stato di decomposizione, ridotto quasi a uno scheletro, è stato rinvenuto ieri in mattinata nella vegetazione sotto il cavalcavia della Tangenziale Esterna, un paio di chilometri a sud dal casello della A1 di Melegnano. Il ritrovamento è avvenuto in una zona decentrata poco lontano da Riozzo, frazione di Cerro al Lambro, comune di circa 5100 abitanti situato tra Milano e Lodi.

Secondo la stampa italiana, l'uomo negli ultimi tempi aveva problemi di disorientamento e memoria ed era ricoverato in una clinica dalla quale si era allontanato. Era stato ritrovato in stato confusionale nella zona di Melegnano a bordo della sua vettura, quindi era stato ricoverato in ospedale a Vizzolo Predabissi (Milano). Da qui, però, si sarebbe allontanato scappando a piedi, facendo perdere le sue tracce. Il luogo del ritrovamento, in una zona di campagna, dista qualche chilometro dall'ospedale di Vizzolo.

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Lodi, con la quale la polizia cantonale vallesana è in contatto regolare. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha detto a Keystone-ATS di essere a conoscenza del caso ma di non poter confermare l'identità per il momento. Il Consolato generale di Milano è in contatto con le autorità locali, ha aggiunto il DFAE.
 
 

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