Cerca e trova immobili
BERNA

Sì al carcere di sicurezza durante le procedure

Smentita così la Corte europea dei diritti dell'uomo
Tipress (archivio)
Fonte ats
Sì al carcere di sicurezza durante le procedure
Smentita così la Corte europea dei diritti dell'uomo
BERNA - Il Tribunale federale (TF) contraddice la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) in relazione alla carcerazione di sicurezza nel corso di procedimenti sulla decisione di ulteriori carcerazioni o terapie. Il caso concreto si riferisce a un...

BERNA - Il Tribunale federale (TF) contraddice la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) in relazione alla carcerazione di sicurezza nel corso di procedimenti sulla decisione di ulteriori carcerazioni o terapie.

Il caso concreto si riferisce a un uomo condannato, fra le altre cose, per atti sessuali con fanciulli. Oltre a una pena detentiva di sei anni, gli è stata inflitta una terapia ambulatoriale, poi convertita in secondo tempo in terapia stazionaria.

Nel 2019 le autorità hanno chiesto di prolungare la misura ma, visto che la decisione in proposito non è stata presa per tempo, si è optato per una carcerazione di sicurezza in attesa del verdetto, considerando soprattutto il rischio di recidiva.

L'uomo ha fatto ricorso basandosi su una decisione della CEDU riguardo a un caso simile, secondo la quale ci sarebbe una mancanza di basi legali per una tale procedura. L'Alta corte di Losanna non la vede però allo stesso modo e afferma che esiste una giurisprudenza solida applicata nel tempo. Il ricorso è quindi stato respinto.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE