La donna morta al CHUV si è «aggravata nella notte»

Le condizioni della 74enne ieri erano considerate stabili
Le autorità sanitarie vodesi si sono espresse sul primo decesso per coronavirus in Svizzera
LOSANNA - La prima vittima svizzera di coronavirus, la donna di 74 anni spirata al CHUV, si è «aggravata durante la notte». Le autorità vodesi si sono espresse sulla questione questo pomeriggio durante una conferenza stampa. «Le sue condizioni - precisa il direttore del centro ospedaliero Philippe Eckert - sono drammaticamente peggiorate in poco tempo. Fino a ieri era stabile».
Ma nel corso della notte, la situazione della 74enne, che già soffriva di una grave patologia prima di contrarre il Covid-19, è però precipitata. «La paziente si è rapidamente aggravata ed è morta nelle prime ore di oggi». Da parte sua, il medico cantonale vodese Karim Boubaker, avvisato questa mattina del decesso, ha fatto nuovamente appello «alla responsabilità sociale» della popolazione per la protezione delle persone più vulnerabili.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!