Schianto in bus, c'è una seconda vittima
Morto l'autista rimasto in coma dopo l'incidente avvenuto lo scorso 16 dicembre a Zurigo
ZURIGO - Roberto Tonoli non era più alla guida al momento dell'impatto. L'autista del bus diretto a Düsseldorf che il 16 dicembre scorso si è schiantato a Zurigo, aveva lasciato il posto al collega Mauro Federico, 57 anni.
Quest'ultimo, a causa del manto stradale innevato e ghiacciato, era andato a schiantarsi contro un muro. Nell'impatto, ricordiamo, era morta Nicoletta Nardoni, 37enne della provincia di Como.
Tonoli, invece, era stato ricoverato a Zurigo in gravissime condizioni. Stando a quanto riferisce "Il Secolo XIX" il 61enne, in coma, si è spento lunedì, stroncato dalle lesioni riportate nello schianto.
Tonoli e Federico stavano percorrendo la tratta Genova-Düsseldorf. Il 61enne aveva ceduto il posto al collega poco prima. Alle 4.15 del mattino, poi, l’incidente. Uno schianto devastante, che ha distrutto la parte anteriore del bus con a bordo 41 passeggeri.
Federico, il giorno dopo l'incidente, era riuscito a mettersi in contatto con la compagna. «Il pullman è scivolato e Mauro mi ha detto che è andato contro il muro per non finire nel fiume - aveva raccontato la donna - Altrimenti sarebbero morti tutti (due anni prima un bus era caduto nel letto della Sihl). Le previsioni dicevano che avrebbe nevicato, non dovevano farli partire».
Tonoli, intanto, aveva subito un intervento a una gamba, che presentava lesioni gravissime. Non si è mai risvegliato dal coma. Per quasi vent’anni aveva gestito una ditta sua, poi, costretti a chiudere era passato ai pullman a lunga percorrenza.




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