Edili, raggiunto l'accordo per il contratto collettivo

La Società svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) e i sindacati Unia e Syna hanno trovato un'intesa
BERNA - Dopo intense trattative, la Società svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) e i sindacati Unia e Syna hanno trovato un'intesa sul rinnovo del Contratto nazionale mantello (CNM) per l'edilizia. La convenzione attuale scadeva alla fine dell'anno. Il CNM regola le condizioni di lavoro di circa 80'000 operai edili. L'intesa raggiunta avrà durata di sei anni, ovvero fino al 31 dicembre 2031.
Essa introduce una nuova pianificazione dell'orario di lavoro a partire dal primo gennaio 2027: le aziende potranno anche scegliere un modello con un orario di lavoro giornaliero costante in cambio di un maggior numero di ore supplementari o negative, precisano le parti in una nota congiunta. Il contratto introduce una regolamentazione semplificata delle ore supplementari e la possibilità di creare un conto vacanze di lunga durata per i lavoratori che desiderano accumulare ore supplementari. Inoltre le disposizioni in materia di tempi di viaggio sono definite in modo da poter essere dichiarate di obbligatorietà generale; a partire da un determinato limite, il tempo di viaggio rientra nelle ore supplementari. Il CNM prevede un pacchetto salariale e una garanzia in materia di rincaro e sono previsti aumenti sostanziali dei supplementi e delle indennità per i "lavori in sotterraneo".
Le parti definiscono l'accordo «un importante passo per rendere più attrattivo il settore della costruzione» sia per i lavoratori attuali sia per le nuove leve. Il risultato delle trattative deve ora essere ratificato dall'assemblea straordinaria dei delegati della SSIC (17 dicembre) e dalle conferenze professionali di Unia e Sina (24 e 20 gennaio).



