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SVIZZERA

Accusato d'aver passato documenti alla Russia: colonnello svizzero sotto accusa

L'alto ufficiale, in servizio presso la delegazione elvetica dell'OSCE, è stato sospeso. Costretto a rientrare in patria contro la sua volontà.
Franziska Rothenbühler | Tamedia AG
Fonte SRF
Accusato d'aver passato documenti alla Russia: colonnello svizzero sotto accusa
L'alto ufficiale, in servizio presso la delegazione elvetica dell'OSCE, è stato sospeso. Costretto a rientrare in patria contro la sua volontà.

BERNA - L’accusa è pesante: aver passato informazioni alla Russia nell’estate del 2024.

L’alto ufficiale incriminato - Il protagonista della vicenda, finita sotto la lente della giustizia militare, è un colonnello dell’esercito svizzero con oltre vent’anni di servizio nel DDPS, impegnato in incarichi di alto livello anche all’estero. Fino alla metà del 2024, era in forza presso la delegazione svizzera dell’OSCE a Vienna. La notizia è stata riportata dalla SRF.

I documenti alla delegazione russa - Secondo la ricostruzione giornalistica, l’episodio contestato riguarderebbe la consegna di un documento alla delegazione russa. Lo stesso materiale, tuttavia, sarebbe stato poi condiviso internamente con l’OSCE poche ore dopo. Alcuni ambienti vicini al colonnello ritengono sproporzionata la reazione, ipotizzando che la durezza del provvedimento sia stata dettata dalle pressioni di altri Stati membri.

In Svizzera contro la sua volontà - Dallo scorso inverno, presumibilmente per ragioni punitive, l’alto ufficiale, oltre a essere stato sospeso da diversi mesi, è stato fatto rientrare in Svizzera contro la sua volontà. Il caso non riguarda soltanto il DDPS. Anche gli organi di vigilanza dell’intelligence sono stati informati. Le autorità militari competenti in materia di reati penali hanno aperto un procedimento.

Apertura indagine - La giustizia militare conferma l’apertura di un’indagine, ribadendo il principio della presunzione di innocenza. Per ragioni di tutela della personalità, il DDPS non fornisce ulteriori dettagli. Interpellato, il colonnello dichiara di non essere autorizzato a discutere questioni di servizio. Secondo diverse fonti, sta cercando di ottenere la propria riabilitazione.

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