Disoccupazione in calo tra gli over 55 e si lavora anche in età da pensione. La popolazione invecchia, così come chi è nel mercato del lavoro
BERNA - L'età media della popolazione attiva cresce e con essa anche la percentuale di coloro che, superati i 55 anni, riescono a restare nel mondo del lavoro.
I dati della rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST), in questo senso, sono chiari: tra il 2014 e il 2024 l'età media della popolazione attiva è cresciuta come è salito il tasso di attività delle persone dai 55 ai 64 anni.
Andando nel dettaglio, lo scorso anno l'età media della popolazione attiva era di 42,3 anni (2014: 41,2 anni). Le persone attive di nazionalità svizzera (43,1 anni) avevano quasi tre anni in più delle persone attive straniere (40,4 anni); tra uomini e donne, la differenza riscontrata era di 0,4 anni (uomini: 42,5; donne: 42,1).
La struttura delle età varia molto a seconda del ramo economico. L'età media più alta delle persone attive è stata registrata nel settore dell'agricoltura e della selvicoltura (47,9), quella più bassa nel settore dei servizi di alloggio e di ristorazione (40,6). Tra i lavoratori e le lavoratrici dipendenti (42,4 anni) e indipendenti (49,2 anni) la differenza di età era in media di quasi sette anni.
Forte aumento del tasso di attività delle persone dai 55 ai 64 anni
Tra il 2014 e il 2024 il tasso di attività delle persone tra i 55 e i 64 anni è passato dal 71,6 al 77,8%. L'aumento è stato più forte per le donne che per gli uomini: le prime sono arrivate al 71,9% con un aumento di 7,8 punti percentuali, mentre i secondi hanno raggiunto l'83,6% con un aumento di 4,5 punti percentuali.
Attivi anche oltre i 65 anni
Nel 2024 tra le persone dai 65 ai 74 anni, il 18,8% era attivo nel mercato del lavoro, con un aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2014. Il tasso di attività per gli uomini di questa fascia di età era del 23,0% (+0,7 punti percentuali), mentre per le donne era del 15,2% (+1,9 punti percentuali). Le quote di lavoro a tempo parziale sono estremamente alte in questa fascia di età (totale: 85,3%; uomini: 79,8%; donne: 92,5%).
Meno disoccupati tra i 55 e i 64 anni
Le persone dai 55 ai 64 anni (che negli ultimi 10 anni hanno visto crescere di 6,1 punti percentuali il loro taso di occupazione) sono meno spesso disoccupate rispetto alla popolazione complessiva dai 15 ai 74 anni.
Nel 2024 il tasso di disoccupazione, secondo la definizione dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO), era del 3,4% per le persone dai 55 ai 64 anni e del 4,3% per quelle dai 15 ai 74 anni. Le donne tra i 55 e i 64 anni avevano addirittura un tasso di disoccupazione inferiore a quello degli uomini della stessa età.
Le persone attive escono dal mercato del lavoro in media all'età di 65,0 anni
Nel 2024 l'età media all'uscita dal mercato del lavoro era di 65,0 anni (uomini: 65,3 anni; donne: 64,7 anni). Dieci anni prima, l'età media all'uscita dal mercato del lavoro era allo stesso livello, ma durante il periodo in esame è stata soggetta a diverse fluttuazioni. Quella più alta, di 65,8 anni, è stata registrata nel 2017. Dopo la pandemia di COVID-19, l'età media si è abbassata, in particolare nel 2022 e nel 2023 (risp. a 64,7 e 64,5 anni). Se si considerano solo i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, la stima dell'età all'uscita dal mondo del lavoro era inferiore a quella delle persone attive nel loro complesso (64,5 anni).
Aumentato il rapporto tra le persone in età di pensionamento e le persone attive
Nel 2024, ogni 100 persone attive tra i 20 e i 64 anni si contavano 37,4 persone di 65 anni o più. In ragione dell'invecchiamento demografico, negli ultimi anni questo quoziente è in continuo aumento (2014: 33,7).